Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Quando un baby calciatore 'salva' il padre

Quando un baby calciatore 'salva' il padre

In sala dal 5 dicembre il family movie Un sogno per papà

ROMA, 03 dicembre 2019, 20:42

Francesca Pierleoni

ANSACheck

Un sogno per papà di Julien Rappeneau - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un sogno per papà di Julien Rappeneau - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un sogno per papà di Julien Rappeneau - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una bugia salvifica, detta da un bambino che si ritrova a fare da genitore al padre in crisi, attraverso quella macchina dei sogni, che può diventare il calcio. E' il filo narrativo che segue la delicata family comedy a sfondo sociale Un sogno per papà di Julien Rappeneau, esplorazione di un rapporto padre - figlio nell'attualità di oggi, fra crisi economica, perdita d'identità, voglia di fuga e un fenomeno come gli hikikomori (ragazzi e ragazze che si ritirano dalla vita sociale per lunghi periodi rinchiudendosi in camera e utilizzando come mezzo di contatto con l'esterno i device e il web). Cuore del film, in sala dal 5 dicembre con M2 Pictures, sono le prove dei protagonisti, il piccolo Maleaume Paquin, già interprete di Remi e nella parte del papà, Francois Damiens, grande attore belga, più volte candidato ai César, e conosciuto a livello internazionale per titoli come La Famiglia Belier e Les Cowboys. Tratto dai fumetti spagnoli Dream team di Mario Torrecillas, Un sogno per papà, sposta la vicenda da un sobborgo di Valencia a una cittadina francese alle prese con il contraccolpo della chiusura di una grande fabbrica che ha scelto di delocalizzare.
Tra chi non si è ripreso dal licenziamento c'è Laurent (Damiens), che si è lasciato andare, causando la fine del suo matrimonio, iniziando a bere, e diventando fonte d'imbarazzo per il figlio, Theo (Paquin) , bambino con un grande talento per il calcio, che si fa carico dei problemi del genitore. Quando si prospetta per il baby calciatore, la possibilità di entrare nelle giovanili dell'Arsenal, Laurent, vede la chance di un nuovo inizio. Theo non viene selezionato ma decide, in ogni modo di mantenere viva la speranza del papà (che intanto inizia a rimettere insieme la propria vita), con una serie di brillanti stratagemmi nei quali l'aiuta l'amico Max (Pierre Gommé), genietto del computer che da tempo non esce più di casa.
"Quando si è disperati e nessuno più ti aiuta, ci restano solo i bambini - spiega Damiens a Allociné - Loro non ci giudicano, vedono in noi ancora una speranza e ci tendono la mano". Il regista ha tra i suoi modelli social/family comedy come Billy Elliot ma il racconto resta su un piano meno approfondito , regalando comunque un film diretto con grazia, gusto e con la giusta dose di humour.
Ad arricchire Un sogno per papà i tocchi di colore aggiunti da tutto l'ottimo cast di contorno; da André Dussollier, nei panni dell'allenatore della squadra di Theo al versatile Nicolas Wanczycki nel ruolo del nuovo compagno della madre di Theo. E in un mondo di uomini (piccoli e grandi) in crisi, le donne raccontate da Rappeneau, per quanto non senza problemi, sono più solide: da Sarah (Laetitia Dosch), l'assistente sociale che non perde le speranze in Laurent alla mamma di Theo (Ludivine Sagnier, che riesce a dare personalità alla parte pur avendo a disposizione poche scene), meno distratta dai sogni e più attenta ai reali bisogni del figlio.
"Theo fa di tutto per far uscire il padre dalla sua crisi, vuole riportare il papà a com'era in passato - spiega Maleaume Paquin, classe 2005 -. Si fa carico dei problemi del padre e degli altri, è perennemente in modalità 'leader' prova a far fronte a tutto. E' per questo che mi è piaciuto così tanto questo personaggio".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza