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Borgonzoni, creatività italiana contro gli algoritmi modello Netflix

Sottosegretario, sì ai finanziamenti ma rivediamo i criteri. A Giffoni una sede della Snc

       La creatività italiana per contrastare l'algoritmo del gusto modello Netflix; finanziamenti ai film ma con criteri più oggettivi; corsia prefererenziale per le produzioni indipendenti nelle sale storiche da riportare in vita; criteri di bilancio sociale per i festival che ricevono finanziamenti pubblici. E soprattutto un trampolino di lancio per i cineasti del futuro che parta dal festival di Giffoni con una nuova sede di scuola di cinema da finanziare per estendere l'esperienza dei 48 anni dell'appuntamento dedicato ai ragazzi. Lo dice proprio da Giffoni Valle Piana la sottosegretario al ministero dei beni culturali con delega al cinema e audiovisivo Lucia Borgonzoni in un'intervista all'ANSA. "Ne ho parlato con il ministro Bonisoli e lui mi ha detto che si può fare - spiega. L'idea è di dare corpo ad una nuova sede della scuola di cinematografia che in Italia ne ha già 15, aggiungendone una anche qui a Giffoni. Magari con particolare intensità nel periodo estivo con stage di approfondimento. Perché per i festival è importante non il loro aspetto di vetrina ma quello che riescono a produrre per il territorio. Giffoni non è una passerella, a differenza di altri che nel tempo lo sono diventati quasi esclusivamente. A questo proposito pensavamo di proporre l'idea di bilancio sociale per quelli che godono di finanziamenti pubblici''. "Giffoni è il regno dell'energia e questa energia va alimentata- aggiunge - l'energia di tante persone che credono in un progetto. Me lo avevano detto in tanti ma se non si viene qui non si capisce. L'ho detto al direttore Claudio Gubitosi. Serve una sede di scuola di cinema in Campania e Giffoni mi sembra assolutamente il luogo giusto". Qui si cresce nel cinema ma i ragazzi sono grandi fruitori anche dello streaming che offrono operatori come Netflix. "Si ne parlavamo al ministero qualche giorno fa in una riunione con gli attori del settore. Per contrastare il dominio dell'algoritmo del gusto serve l'impegno della filiera della creatività italiana. Che ovviamente si deve riflettere anche sul web dove i ragazzi cercano i contenuti e non solo loro. Per questo puntiamo a finanziamenti che stimolino e premino le persone che si esprimono sulla rete con nuovi progetti". Il web come tema fondamentale per le politiche del ministero. "Si anche per i musei ad esempio che devono fare rete perché la promozione sulle piattaforme è nodale. Non bisogna però inseguire solo i gusti del pubblico ma dare sostanza ai progetti più creativi e innovativi". Quindi non uno stop ai finanziamenti pubblici. "Assolutamente no, ma per quanto riguarda la scelta dei film o anche più in generale servono criteri più oggettivi non ci si può affidare solo ai gusti personali delle commissioni". A suo avviso poi "va affrontato seriamente il tema della distribuzione aiutando soprattutto quella indipendente. Pensavamo a stabilire delle quote nelle sale storiche che devono essere riaperte e devono tornare a vivere". Cosa nei pensa dei biglietti a prezzo più basso per aiutare le sale? "Il tema della scontistica - dice Borgonzoni - mi sembra da non trascurare ma da solo non risolve nulla. Va accompagnato con adeguate campagne di promozione e informazione. Bisogna cambiare direzione, anche il cinema deve dare i suoi frutti facendo tornare quello che lo Stato investe in un reale beneficio e cambiamento per la collettività".

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