La guerra emotiva di un uomo
violento che non accetta di aver perso la sua famiglia, contro i
figli e la moglie, che vorrebbero ricostruirsi una vita,
alimenta 'L'affido', thriller intimo e coinvolgente
dell'esordiente Xavier Legrand. Il film, dopo aver conquistato,
fra gli altri, Il Leone d'argento per la regia e il Leone del
futuro Luigi de Laurentiis per l'opera prima all'ultima Mostra
del Cinema di Venezia esce a maggio distribuito da Nomad con
P.F.A Films. Protagonisti due attori in grande ascesa, Denis
Ménochet (che rivedremo in Alexander di Francois Ozon) e Léa
Drucker, prossima al debutto in Francia con Place Publique,
atteso ritorno di Agnes Jaoui e Jean-Pierre Bacri.
''La violenza domestica raramente viene trattata al cinema -
spiega il regista, a Roma con Lea Drucker per Rendez vous, il
festival del nuovo cinema francese -. I film che ne hanno
parlato mi mettevano a disagio, non aiutavano lo spettatore a
comprendere un fenomeno che ci tenevo ad affrontare come
cittadino e come uomo".
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