Con la proiezione di 'Sisters' del
1972, suo primo thriller horror, ieri sera, in concomitanza con
la festa di apertura, e oggi di 'Femme fatale', del 2002 girato
sullo sfondo del Festival di Cannes, con Antonio Banderas e
Rebecca Romijn, il 35/o Torino Film Festival ha aperto la
retrospettiva dedicata quest'anno a Brian de Palma.
"De Palma è un mago dello schermo, uno di quei registi ai
quali è quasi sempre riuscita la magia di tenere lo spettatore
attaccato alla sedia con gli occhi fissi sullo schermo - spiega
la direttrice del festival Emanuela Martini - un maestro di
stile, erede di Hitchcock, ma anche di Godard e di Eisenstein.
Nella sua vita per anni da 'incompreso' ha poi visto
trasformarsi ingiusti insuccessi in cult movies a partire da 'Il
fantasma del palcoscenico', primo film realizzato da un romanzo
di Stephen King. Per non dire di must quali 'Vestito per
uccidere', 'Scarface' e 'Carlito's Way'. Brian De Palma -
conclude Martini - è lo specchio della perdita di senso
contemporanea".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA