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Trevorrow, ecco il mio Star Wars

Trevorrow, ecco il mio Star Wars

Il regista a Ischia, sul set episodio finale saga nel 2018

ISCHIA (NA), 15 luglio 2017, 20:35

Alessandra Magliaro

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ha 40 anni, con il film d'esordio Safety Not Guaranteed ha avuto la candidatura agli Spirit Indipendent ossia gli Oscar della cinematografia indipendente, e ora Colin Trevorrow grazie anche al successo quest'anno di Jurassic World è diventato con appena due film uno dei nuovi autori più richiesti d'America. "Sto già lavorando al nuovo Star Wars - anticipa in una conversazione con l'ANSA Trevorrow, scelto dalla Disney per l'episodio IX della saga di Guerre Stellari - le riprese cominceranno nel 2018".

Trevorrow a Ischia Global Fest ha portato The Book of Henry, 'piccolo' film - è tutto relativo ma se lo si associa a Jurassic e Star Wars l'aggettivo ci sta tutto - in uscita per Universal la prossima stagione, per la verità criticato negativamente in America dove è uscito un mese fa. E' la storia di un piccolo genietto, Henry Carpenter che vive in una cittadina con la madre Susan (Naomi Watts) e il fratello minore Peter. Il ragazzino, malato terminale, con il suo intuito e il suo sguardo attento capisce che la sua vicina di casa, Christina, è vittima del patrigno pedofilo. Sarà così in gamba da lasciare, prima di morire, una serie di tracce per portare la madre a salvare la bambina. "Mi interessava raccontare il tema della genitorialità. Come tutti i padri ho l'incubo delle malvagità che possono coinvolgere i nostri figli e questa storia mi permetteva di indagarli e di percorrere con la protagonista Naomi Watts la strada per essere un genitore valido.

Le storie di pedofilia sono una delle peggiori paure dei genitori". Di Star Wars episodio 9, che ha anche scritto con Derek Connolly e Michael Crichton, non può rivelare gli sviluppi della trama, particolarmente importanti visto che si tratterà del film conclusivo del franchise di George Lucas (l'ottavo, ossia L'ultimo Jedi sarà in sala il 13 dicembre 2017), ma cosa lo avvicina alla saga cominciata nel '77 sì: "sono un fan, i valori di Guerre Stellari sono gli stessi con cui sono cresciuto". Nell'eterna lotta tra il bene e il male, incarnati dai due ordini dei Jedi e dei Sith, che attingono i loro poteri dal lato chiaro e oscuro della Forza "leggo il rispetto per gli altri, la giustizia, il rapporto appropriato tra le persone". Trevorrow, che ha scritto il nuovo atteso Jurassic World Il regno distrutto (Fallen Kingdom il titolo originale), diretto da J.A. Bayona, anticipa quella che sarà una svolta ecologista del franchise di Steven Spielberg che lui definisce un suo mentore: "il film andrà ancora di più nella direzione ambientalista esaltando il messaggio di salvaguardia del Pianeta Terra che era già alla base della storia. La prospettiva quando ho scritto la storia è quella dell'umiltà e del rispetto verso le creature che abitavano ben prima di noi sulla terra. Ora ci facciamo forti con le tecnologie ma sarebbe un errore dimenticare l'essenza dell'essere umano, sbaglieremmo a sentirci invincibili".

Alternare blockbuster a film indipendenti è il suo obiettivo futuro ora che è davvero un nome emergente di Hollywood: "che diriga lucertoloni o jedi o la bravissima Naomi Watts del piccolo Henry non cambia, sono la stessa persona che cerca, in questo diversamente da tanti americani, di conservare una mentalità aperta, curiosa, accogliente. Io comunque resto lo stesso, un autore che anche se racconta mondi lontani vuole che siano più umani e riconoscibili possibili, che tocchino il pubblico e lo emozionino".

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