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Trinca, dedico premio a madre e figlia

Trinca, dedico premio a madre e figlia

L'attrice, 'Grazie alla vita'. Poi scherza su errore pergamena

CANNES, 27 maggio 2017, 21:10

di Giorgio Gosetti

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Stamane arrivando a Cannes mi era venuta un'idea matta: volevo andare in palcoscenico e cantare 'Grazie alla vita, che mi ha dato tanto'. Poi ho visto la sala, la giuria, la bellissima Uma e me la sono fatta passare. Ma sappiate che è così che mi sento". Un po' emozionata, visibilmente felice, solidale e grata fino in fondo a Sergio Castellitto (regista) e Margaret Mazzantini (autrice di "Fortunata"), Jasmine Trinca festeggia il premio di Un Certain Regard dedicandolo "alle donne che sono portatrici di vita, a mia madre che mi ha insegnato l'integrità di Fortunata e a mia figlia che ha 8 anni come la figlia di Fortunata e che stamattina si è messa a piangere e protestare perché non ero con lei stasera". "Ma devo molto a Sergio e Margaret - dice ancora l'attrice - che mi hanno affidato la loro creatura, che si sono fidati di me; poi tutto è venuto con naturalezza, con la forza, la determinazione, la rabbia di questa donna che ci ha uniti tutti sul set, spingendoci a dare il meglio". "La mia storia d'attrice - sottolinea ancora Trinca - si è spesso incrociata con Cannes. Ci venni la prima volta a 19 anni con una corsa folle in macchina, senza nemmeno avere il tempo per cambiarsi con calma; una corsa arruffata ed emozionata che si è ripetuta oggi, venendo qui senza sapere per cosa saremmo stati premiati. Ma è una parte sana di me che tengo a conservare, questa sorpresa che mi fa sentire parte di un gruppo senza il quale il mio lavoro sarebbe inutile". Da parte sua Castellitto definisce "naturale" la scelta della sua protagonista: "Jasmine ha le tre doti che io credo necessarie a un'artista - dice -: talento naturale, devozione al suo lavoro e una lealtà interiore che fa la differenza. Del film sono molto contento: sta andando molto bene nonostante il caldo, la concorrenza, il tema non facile. Siamo come una scialuppa di Greenpeace contro il vascello dei Pirati dei Caraibi. Spero che questo premio metta vento nelle nostre vele e allunghi la vita del film". Siparietto finale comico quando Jasmine mostra la pergamena del suo premio intestata a Jasmine TRECA per il film di Sergio CASTELLITO! "Ma i francesi - dice il regista - sono sempre così, ci vogliono bene ma ci fanno sempre un po' spagnoli".

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