(di Alessandra Magliaro)
(ANSA) - ROMA, 7 MAG - Febbraio. Una notte di nebbia, uno
strano incidente stradale su una strada deserta di montagna.
L'uomo alla guida viaggiava da solo. È incolume. Ma i suoi abiti
sono sporchi di sangue... è il plot dell'esordio alla regia di
Donato Carrisi, lo scrittore best seller. Le riprese sono
arrivate all'ultimo ciak per La ragazza nella nebbia, tratto da
un suo romanzo. Carrisi ne firma anche la sceneggiatura, è
l'autore italiano di thriller più venduto al mondo, pubblicato
in 24 paesi.
In Italia ha venduto oltre 1 milione di copie, il suo primo
romanzo, "Il Suggeritore", è rimasto in classifica per oltre 30
settimane, vincendo numerosi premi tra cui il premio Bancarella.
Prodotto da Maurizio Totti e Alessandro Usai per Colorado Film
in collaborazione con Medusa, che ne sarà anche distributore, La
Ragazza nella nebbia vede nel cast Toni Servillo, Alessio Boni,
Lorenzo Richelmy, Galatea Ranzi, Michela Cescon, Lucrezia
Guidone, Daniela Piazza, Ekaterina Buscemi, Thierry Toscan,
Jacopo Olmo Antinori, Marina Occhionero, Sabrina Martina, con
Antonio Gerardi e con Greta Scacchi e con Jean Reno. La storia
ai suoi lettori è nota, protagonista è Vogel - Servillo - fino a
poco tempo prima era un poliziotto famoso, una specie di eroe,
di quelli che finiscono spesso in tv. Il suo racconto ha inizio
sessantadue giorni prima. A due giorni da Natale, nel piccolo
paese alpino di Avechot scompare una ragazza di sedici anni,
lentiggini e capelli rossi.
Il suo nome è Anna Lou. Vogel giunge sul posto. Non ci sono
indizi, non ci sono piste da seguire. Potrebbe trattarsi di un
semplice allontanamento volontario, di una fuga da casa. Invece
lui riesce a convincere tutti che Anna Lou è stata rapita. Prima
la comunità locale, poi i media. Perché Vogel è bravo a creare
il caso mediatico. A lui non interessano cose come il dna o la
polizia scientifica. A lui non interessano le prove. Si serve
dei giornalisti e di internet per mettere su uno spettacolo. Non
cerca la verità, lui cerca un'audience. Per Carrisi, non e' un
triplo salto mortale: ''sono nato sul set come sceneggiatore e
producer - ha detto in un'intervista all'ANSA - conosco la
macchina, e' come tornare a casa, sul luogo del primo delitto!
Io scrivo per immagini, i complimenti che mi arrivano sono che
leggere un mio libro e' come guardare un film''.
Le riprese si sono svolte per sette settimane tra Carezza e
Nova Levante, Caldaro, Merano, Magrè, Sarentino e Bolzano, gran
parte della Val D'ega. "Abbiamo dato vita alla nostra
collaborazione con Donato Carrisi - raccontano i produttori di
Colorado Film, Maurizio Totti e Alessandro Usai - proprio a
Cannes, durante il Festival. Abbiamo voluto puntare sul
thriller, su una storia piena di colpi di scena e mistero. Un
romanzo - continuano Totti e Usai - che è già stato divorato da
centinaia di migliaia lettori. In fondo il nostro lavoro è
portare le emozioni al cinema. Questa volta - concludono -
investiremo sulla paura". La pellicola è in collaborazione con
la IDM Film Commission Sudtirol - Alto Adige, sui set hanno
lavorato circa 60 persone, oltre ad attori e generici ed il
budget è di 4,5 milioni di euro.(ANSA).