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Cardinale e Giannini per l'omaggio dei figli a Raffaele Pisu

I due attori insieme nella black-comedy Nobili Bugie

     (ANSA) BARI 29 APR - Una black comedy che è un omaggio dichiarato a Raffaele Pisu fatta dai suoi figli. Ovvero Antonio, regista esordiente, e Paolo Rossi, produttore. Si tratta di Nobili bugie, passato oggi al Bif&st con un cast composto da Claudia Cardinale, Raffaele Pisu, Giancarlo Giannini, Federico Tolardo, Stefano Baldini, Luciano Manzalini e Marta Miniucchi. Siamo nel 1944 sui colli Bolognesi. Qui una famiglia di nobili decaduti (Cardinale e Pisu) sopravvive al declino economico e ai molti debiti, nell'unico luogo di sua proprietà, la tenuta di Villa La Quiete. Il Duca Pier Donato Martellini e la Duchessa Romola Valli, sono stanchi e avviliti, se ne fregano della guerra e risiedono tranquilli nel loro podere, loro ultimo rifugio. Come se non bastasse devono prendersi cura del figlio Jean-Jacques, cinquantenne debosciato che passa le sue giornate a comporre poesie dedicate al Bologna FC. La fortuna bussa alla loro porta sotto le sembianze di una coppia di ebrei in fuga. La coppia chiede ai due nobili rifugio e lo ottiene solo quando promette di pagare un lingotto d'oro per ogni mese di permanenza. Per i due nobili è l'occasione di risolvere i problemi e così, per loro, un'unica speranza: quella che la guerra duri il più possibile. Ma l'arrivo Giannini nella vita della famiglia aristocratica darà una inaspettata svolta con un incredibile colpo di scena finale. Spiega il regista:"L'idea era di fare insieme a mio fratello Paolo un film dedicato a nostro padre e con una sceneggiatura sicuramente cinica, irriverente". Ci scherza su Raffaele Pisu, 91 anni:" Ringrazio i miei figli di questo loro omaggio prima della bara ed esprimo un desiderio: con la bara vorrei anche i remi perché avrò voglia di andare in Sardegna". All'incontro stampa si parla anche di crisi del cinema italiano specie al box office. Per la Cardinale, "dipende dal fatto che la gente ormai guarda solo la tv", mentre per Giannini è una cosa evocata già da Fellini 35 anni fa "quando diceva che, prima o poi, saremmo andati al cinema come ad un museo. Con il digitale il rapporto con le immagini si è trasformato. Faccio un esempio - continua l'attore - ho dato la voce a un videogame di nome Call Duty e quando mi sono chiesto chi mai comprasse stronzate simili, hanno replicato quelli della produzione che il rapporto tra incassi cinema e videogiochi è pari a uno a un miliardo". Tra gli altri attori che compongono il cast di questo film, ambientato nella periferia di Bologna: Ivano Marescotti, Gianfranco Civolani, Carlotta Miti, Tita Ruggeri, Luciano Manzalini, Eraldo Turra, Leo Mantovani, Roberta Capua, Aura Rolenzetti e Gianni Morandi in un cameo. Una curiosità, le vicende raccontante sono anche occasione per risalire alle radici del Bologna Football Club: un gesto d'amore per la squadra di calcio con un omaggio speciale ad µrpád Weisz, allenatore del Bologna FC tra il 1935 e il 1938, ebreo ucciso nel campo di concentramento di Auschwitz. Nel film Weisz è interpretato dall'ex giocatore del Bologna Franco Colomba. 

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