Vengono dalla Bulgaria (Radi), dalla
Cina (Sonia), dalla Tunisia (Sihem), dalla Serbia (Ljuba) e
dalla Croazia (Ana) e con le loro storie di Strane Straniere
fanno conoscere una realtà davvero poco inesplorata in tempi in
cui le migrazioni si raccontano come 'problema' o emergenza da
affrontare. Loro sono cinque donne "normalissime" - fa un po'
ridere, ma anche questa, per lo spettatore condizionato dai
luoghi comuni, può essere una scoperta - che sono arrivate in
Italia per lavorare e con grande tenacia e coraggio ce l'hanno
fatta e oggi in campi diversi rappresentano esempi femminili di
imprenditrici di successo. Sono le protagoniste del documentario
di Elisa Amoruso da un soggetto di Maria Antonietta Mariani,
autrice di un progetto antropologico con lo stesso titolo
realizzato qualche anno fa a Roma con fotografie e performance
artistiche.
Strane Straniere, prodotto da Matrioska e Rai Cinema in
associazione con Tangram Film, uscirà in sala l'8 marzo con la
distribuzione dell'Istituto Luce Cinecitta.
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