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Fantastichini, partigiano della cultura

Fantastichini, partigiano della cultura

Sarà in 'Una famiglia' di Riso e in scena nel 2017 con re Lear

ROMA, 04 dicembre 2016, 14:43

di Fraancesca Pierleoni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Storie ''nelle quali credi, che non abbiano paura di osare, soprattutto in un momento nel quale invece si tende a volare basso pur di cercare di piacere''. Sono i progetti preferiti da Ennio Fantastichini, attore che in oltre 40 anni di carriera (ha debuttato a 15 anni a teatro recitando Beckett) ha regalato un'impressionante galleria di personaggi, tra cinema, televisione e tv, capaci sempre di lasciare il segno. E' così anche con il direttore di prigione, ispirato al Prospero de La tempesta di Shakespeare, nella favola moderna, omaggio al Bardo e Eduardo, 'La stoffa dei sogni' di Gianfranco Cabiddu, con Sergio Rubini, nelle sale da qualche giorno. ''Mio padre ha fatto il partigiano e cerco di farlo anch'io anche se con altre armi. La mia è una scelta di militanza culturale'' spiega l'interprete di film come Porte aperte, Una storia semplice, Ferie d'agosto e Mine Vaganti, vincitore, fra gli altri di un Prix Fassbinder come miglior rivelazione agli European Film Awards, due Nastri d'argento e un David di Donatello. Tra le nuove sfide, per lui, il ruolo ''piccolo ma di grande intensità'' in 'Una famiglia' di Sebastiano Riso, e nel 2017 quello che definisce ''un massiccio ritorno in palcoscenico'' come protagonista di Re Lear diretto da Giorgio Barberio Corsetti e nella nuova commedia teatrale (''il titolo non c'è ancora'' spiega) di Cristina Comencini. In 'Una famiglia' di Sebastiano Riso (che ha conquistato premi e attenzione della critica con l'opera prima Più buio di Mezzanotte), sul set nella periferia di Roma ''affronto il mio secondo personaggio omosessuale dopo quello di Saturno contro.
Sebastiano è un regista di grandissimo talento e la storia è molto dura e vera; pone domande molto attuali sul concetto di famiglia, su chi abbia, o no, il diritto, di diventare genitore''. Protagonisti del film (per cui ci si può aspettare il debutto in un grande festival internazionale, ndr) Micaela Ramazzotti e Patrick Bruel, in un cast che comprende anche, fra gli altri, Pippo Delbono, Fortunato Cerlino e Matilda De Angelis. Fantastichini è anche in 'La musica del silenzio', il biopic su Andrea Bocelli, firmato da Michael Radford, del quale sono iniziate le riprese a inizio novembre. ''Sono nella parte di uno zio del protagonista (nel film l'alter ego di Bocelli si chiama Amos Bardi ed è interpretato da Toby Sebastian) che lo ha incoraggiato a cantare''. Fra gli altri interpreti anche Antonio Banderas, Luisa Ranieri e Jordi Mollà. Per quanto riguarda il ritorno in scena, l'idea di calarsi nei panni di Re Lear ''mette un po' di paura - dice sorridendo - ma non ho potuto dire di no a un regista come Giorgio''. Mentre nella commedia di Cristina Comencini, 'interpreto un uomo, che un po' mi assomiglia, fieramente 'analogico' in un mondo sempre più tecnologico e virtuale. Dovrà però confrontarsi con una moglie (Iaia Forte) che diventa, suo malgrado, star del web''.
Per certi ruoli, ''senti un legame personale profondo''. E' successo anche con il direttore di prigione de La stoffa dei sogni: ''Il film parla anche dell'esigenza di lasciare che i figli vadano via dal nido. Mi ha fatto scoprire delle cose di me, l'amore è dare la libertà''.

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