Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Morto il regista polacco Andrzej Wajda

Morto il regista polacco Andrzej Wajda

Aveva 90 anni. Palma d'oro nel 1981 e Oscar alla carriera nel 2000

VARSAVIA, 11 ottobre 2016, 09:37

Redazione ANSA

ANSACheck

Andrzej Wajda © ANSA/EPA

Andrzej Wajda © ANSA/EPA
Andrzej Wajda © ANSA/EPA

E' morto ieri sera a Varsavia il piu' famoso regista polacco, Andrzej Wajda. Aveva 90 anni. Wajida ha vinto la Palma d'oro nel 1981 col suo 'L'uomo di ferro' e nel anno 2000 ha ricevuto l'Oscar alla carriera.

Il suo ultimo film 'Afterimage' sarà presentato giovedì prossimo a Roma durante la Festa del cinema, presenti l'equipe e gli attori che lo hanno realizzato. Il film racconta la vita del pittore polacco Wladyslaw Strzeminski (1893-1952) e delle repressioni da lui subite nel dopoguerra in Polonia per il rifiuto di piegarsi alle regole del 'realismo socialista', ovvero la dottrina ufficiale imposta agli artisti dal Partito comunista.

 Wajda e' il simbolo del cinema polacco che sta "annusando i tempi" e cerca di sottoporre le risposte alle domande che si pongono gli spettatori polacchi: è quanto ha scritto nel suo commiato per il regista piu' noto critico cinematografico polacco, Tadeusz Sobolewski. Sobolewski ricorda come il film 'L'uomo di marmo' realizzato nel 1977 precedeva solo di qualche anno lo sciopero dell'agosto 1980 a Danzica e la nascita del sindacato Solidarnosc, il tema poi continuato da Wajda con 'L'uomo di ferro' realizzato nel 1982 nonche, dopo anni, con il film sul premio Nobel Lech Walesa 'L'uomo della speranza', presentato nel 2013. Wajda, che ha subito il duro impatto della Seconda guerra mondiale e nelle fosse di Katyn ha perso il padre, secondo Sobolewski ha cercato con vari film, compreso 'Katyn' del 2007, di avvisare e prevenire affinche' i suoi connazionali non ripetono piu' "i sacrifici inutili", "l'eroismo invano", "il culto della sconfitta". "Ha creduto nella missione del cinema, nella responsabilita' dell'artista di fronte alla societa'", ha sottolineato Sobolewski.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza