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Hoult, in sala con Equals e poi interpreto Salinger

Per l'attore britannico uno dei ruoli più impegnativi della sua carriera

(ANSA) - GIFFONI VALLE PIANA (SALERNO) - Dopo essere stato, fra gli altri, Beast tra gli X Men e uno zombie in Warm bodies, il 26enne Nicholas Hoult, che ha debuttato sul set a 7 anni, si mette alla prova con uno dei ruoli piu' impegnativi della sua carriera, quello dello scrittore cult e solitario J.D. Salinger. "In Rebel in the Rye (diretto da Danny Strong, ndr) interpreto lo scrittore nel periodo in cui stava scrivendo Il giovane Holden. Tra la sua vita e il romanzo c'erano molte cose in comune. Lui era un vero ribelle, percepiva quanto intorno a lui tutti fossero finti, e il film parla principalmente dell'impatto della guerra sulla sua personalita' e di quanto lo abbia ispirato un suo professore, Whit Burnett, recitato nel film da Kevin Spacey". Lo ha spiegato l'attore britannico a Giffoni Experience, dove è stato presentato anche Equals di Drake Doremus, la difficile storia d'amore in un futuro distopico di cui e' protagonista con Kristen Stewart, in sala dal 4 agosto con Adler.

Puntuale arriva una domanda sull'ex star di Twilight che Hoult descrive come "straordinaria e molto sensibile, ha messo tutta se stessa nel film scrivendo anche parti di dialogo". Per lui la strada presa dalla fantascienza negli ultimi anni, mettere in scena sempre piu' spesso mondi distopici, "e' un modo per far passare messaggi sull'oggi senza essere predicatori". Un futuro poco rassicurante c'e' anche in un altro dei suoi ultimi film, Mad Max: Fury Road di George Miller: "Penso che sia piaciuto cosi' tanto perche' la storia riflette su un tema universale come la speranza e la ricerca di salvezza da parte di vittime oppresse". Hoult sul set ha avuto grande sintonia con Charlize Theron: "E' molto forte e determinata, abbiamo un senso dell'humour molto simile. E' impressionante come passi in un attimo dal ridere per una battuta scema all'intensita' per una scena. Con la sua energia influenza tutti intorno a lei". Tornando alla sfida di Salinger, "in genere per prepararti a un film su un personaggio reale contemporaneo ci sono interviste audio o video e una visione precisa della persona, ma su Salinger non c'e' quasi nulla, a parte qualche foto. Quindi ho cercato di catturarne l'essenza, di capire quello che gli e' successo. La gente ha opinioni molto forti su di lui, non sempre giuste".

Hoult ha in uscita anche l'action Collide di Eran Creevy, con Felicity Jones e Anthony Hopkins e "il primo film di guerra della carriera", Sand Castle di Fernando Coimbra, ambientato in Iraq: "Interpreto un soldato che non vorrebbe essere li', ma che cambia quando finisce nel nord del Paese in una missione senza via d'uscita". Inoltre l'attore e' nel supercast del primo film in inglese di Xavier Dolan, The Death And Life Of John F. Donovan, con fra gli altri Jessica Chastain, Kit Harington, Susan Sarandon e Kathy Bates: "Xavier e' un regista di incredibile talento, per il film si e' ispirato anche a Lettere a un giovane poeta di Rilke. Ci sono tante storie che si intrecciano (fra queste quella di una star che vede la sua corrispondenza con un undicenne finire su un tabloid, ndr), le riprese sono partite ma io ancora non ho iniziato a girare". Per Hoult, nell'infanzia e adolescenza vissute sui set, passando per film come About a boy e serie come Skins, "fare l'attore era come un hobby. Dopo ogni lavoro tornavo a una scuola normale e alla vita reale. Il dramma in questo lavoro e' quando un bambino e' spinto da genitori che cercano di realizzarsi attraverso il figlio, i miei non erano cosi'. Fare l'attore fin da piccolo mi donato molto, ha arricchito la mia mente". Hoult ha anche accennato alla Brexit: "Mi ha molto colpito il risultato del referendum, scioccato direi. E' brutto vedere come la reazione a cio' che sta succedendo nel mondo sia la paura e rinchiudersi in spazi sempre piu' piccoli, e' una vergogna. A me piace essere europeo, e gia' essere qui con voi e' molto importante per me. Questo e' stato finora un anno molto strano, speriamo le cose si sistemino". (ANSA).

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