La forza di Zoe, che non ha
respirato nei primi 5 minuti della sua vita; l'amicizia
struggente di due aspiranti astronauti; una strana piscina sulla
spiaggia di Gaza; la centralinista della polizia che tutti
vorremmo nei casi di violenza sulle donne; un poetico spot
sull'autismo. Sono le storie dietro i 5 video cortometraggi
vincitori del premio L'Anello debole 2016, assegnato ieri sera
dalla Comunità di Capodarco nella penultima serata del Capodarco
L'Altro Festival. La serata è stata presentata dal direttore
artistico del premio Andrea Pellizzari, che sul palco ha avuto
accanto Pierfrancesco Diliberto in arte Pif. Erano 252
quest'anno le opere in concorso, di cui 227 video e 25 audio
cortometraggi arrivati da 12 Paesi. Il primo classificato per la
sezione Corti della realtà è stato "Nata viva" di Lucia
Pappalardo, ispirato all'omonimo libro di Zoe Rondini, disabile
a causa di un'asfissia alla nascita.
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