Continua la saga di Maze Runner con il secondo capitolo, ispirato ai romanzi di James Dashner che nel mondo hanno incassato più di 340 milioni di dollari. Si tratta di Maze Runner La Fuga, in sala dal 15 ottobre con la Fox (e in anteprima al TrailerFilmFest di Catania) definito dal New York Times come una "combinazione de Il signore delle mosche, Hunger Games e la leggendaria serie televisiva Lost". Cinquantotto giorni di riprese in cui il regista Wes Ball ha mescolato il suo estro immaginativo a uno stile naturalistico grazie anche alla collaborazione con Daniel T.Dorrance, lo scenografo, che ha cercato di mantenere "un'iconografia riconoscibile ma mostrata in completo sfacelo".
Più di 600 effetti visivi nel film che ha i tempi del videogioco a cui, in postproduzione, sono state aggiunte diverse soluzioni visive per rendere le immagini delle città distrutte dal sole ancora più secche e realistiche. Se n'è occupata principalmente la Weta Digital, nota azienda di postproduzione. In Maze Runner: la Fuga, Thomas (Dylan O'Brien) e i Radurai, i suoi seguaci, dovranno affrontare la loro più grande sfida: la ricerca di indizi sulla misteriosa e potente organizzazione conosciuta come WCKD. Il loro viaggio fuori dal labirinto li porterà nella Zona, una terra desolata e piena di ostacoli inimmaginabili.
In un team di guerrieri della resistenza, i Radurai sfidano le forze estremamente superiori di WCKD e rivelano i loro terribili piani. Alle difficoltà della squadra anche quelle della cosiddetta Zona Bruciata, una landa completamente devasta dal sole dove i pochi sopravvissuti sono diventati degli zombie. Ma non sono questi i più pericolosi. Ci sono infatti i Dolenti capaci anche di sacrificare la vita per il loro stesso istinto di sopravvivenza. Insomma un pericolo dopo l'altro senza soluzione di continuità e con ritmo adrenalinico per questo film che guarda soprattutto a un pubblico giovane. Per il film, girato prevalentemente in New Mexico, tanti gli sforzi produttivi. Per il make-up degli 'zombie' si è scelto, ad esempio, di suddividere gli stadi della malattia in tre distinte fasi: per il primo stadio ci si è concentrati sull'applicare solo protesi di capelli, ingrandire le vene, creare escoriazioni e oscurare l'area intorno agli occhi; per il secondo si sono aggiunti dettagli alle vene che diventano moto più scure e gonfie. Infine, il terzo stadio, con un massiccio uso degli effetti digitali, dove si aggiungono interiora che vengono fuori dai corpi putrefatti. I costumi realizzati dalla costume designer Sanja Miković Hays, in generale, tendono ad essere di riciclaggio, sporchi e usati, per tutti i personaggi tranne che per Ava Paige (Patricia Clarkson) che è vestita completamente di bianco, in abiti di materiali lussuosi come il cashmere. Un piccolo caso anche il regista Wes Ball che, dopo aver messo in piedi la sua casa di produzione indipendente di animazione, ha iniziato a collaborare con Tom Hanks sul documentario in IMAX-3D Magnificent Desolation. Il suo primo cortometraggio da regista è invece Ruin, edito nel 2012 in versione digitale, che ha raggiunto cinque milioni di visualizzazioni. Da qui poi la sua collaborazione con 20th Century Fox per la serie di Maze Runner. Previsti, infine, per la saga una terza parte, già in lavorazione, e anche un prequel.
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