"Negli anni Sessanta era necessaria
una nuova cinematografia. La mia era la prima generazione
cresciuta in un contesto democratico, una generazione che voleva
prendere le distanze dal cinema nazista. Il nostro motto era: il
cinema dei padri è morto". Protagonista della lezione di cinema
al Petruzzelli nell'ambito del Bif&st di Bari è il regista Edgar
Reitz che questa sera ricevere il premio Fipresci. Per lui "ogni
film mette nella condizione di salvare gli uomini e di renderli
immortali".
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