"Credo che l'olocausto sia stato
strumentalizzato sia dagli israeliani sia dall'opposizione. Non
mi piace che si parli di palestinesi e israeliani come nazisti.
Il mio film non strumentalizza,racconta", dice Amos Gitai,
regista di Tsili, film sull'olocausto, fuori concorso alla
Mostra di Venezia, tratto dal romanzo Paesaggio con bambina di
Aharon Appelfeld. Quanto a Gaza, "probabilmente ci sarà la pace,
ma chissà anche quante vittime. La soluzione comunque è nella
generosità, non nella forza".
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