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Al Lido il film social Italy in a day

Al Lido il film social Italy in a day

44 mila i video ricevuti. Salvatores li ha montati

ROMA, 21 agosto 2014, 16:04

Alessandra Magliaro

ANSACheck

La locandina di Italy in a day - RIPRODUZIONE RISERVATA

La locandina di Italy in a day - RIPRODUZIONE RISERVATA
La locandina di Italy in a day - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un giorno da italiani, vite felici o in crisi, nascite e matrimoni, un pranzo in famiglia, un bacio, un tramonto, un ciao dallo spazio o da dietro le sbarre. Scegliere tra i 44 mila 197 video ricevuti da chi ha accettato l'invito di girare un filmato durante le 24 ore del 26 ottobre 2013 non e' stato per niente facile. Al lavoro ci si e' messo il premio Oscar Gabriele Salvatores e la squadra di Indiana Production con Rai Cinema. E' venuto fuori il primo film collettivo e social: Italy in a day. E la Mostra del cinema di Venezia, attenta ai cambiamenti di linguaggio, ci ha creduto e lo ha scelto per il fuori concorso in cui passera' il 2 settembre.

Lorenzo Gangarossa ha adattato per l'Italia l'idea gia' sviluppata dalla Scott Free di Ridley Scott e Liza Marshall ed e' tra i produttori con Fabrizio Donvito, Marco Cohen, Benedetto Habib. "E' una sorta di primo censimento audiovisivo, a giudicare dalla quantita' di persone che ci hanno raccontato il loro giorno in Italia. Un materiale ricco e potente che ci ha emozionato e commosso - dice all'ANSA Gangarossa -: il film che si vedra' a Venezia e poi in sala distribuito da 01 e' un racconto di 76 minuti che misurano in qualche modo la temperatura emotiva del paese". Gangarossa racconta come alle domande proposte come 'tracce' per i video - di cosa hai paura, che Italia stai vivendo, cosa ami - abbia risposto "una moltitudine eterogenea di persone. Non solo giovani, come si potrebbe pensare, ma persino ottantenni con la voglia di raccontarsi. E tutti con racconti profondi anche quando sono episodi allegri". Insomma ci si e' anche un po' stupiti della bellezza di queste 2200 ore di immagini che una squadra di selezionatori coordinata dai montatori Massimo Fiocchi e Chiara Griziotti ha avuto tra le mani, una sorta di diario emotivo, censimento dei pensieri degli italiani - tantissimi i nuovi italiani, i G2 italiani di seconda generazione ancora senza cittadinanza ma connazionali 'di fatto' - quasi uno psicodramma collettivo, sincero e senza filtri. "Un social movie", come si e' voluto definire.

Dice Gabriele Salvatores: "Ho trovato molto emozionante, istruttivo e interessante questo esperimento, realizzabile solo oggi con i media di cui disponiamo. Sono stato quello a cui migliaia di persone affidavano il loro 'message in a bottle'. Ci voleva rispetto, attenzione. Ma anche la coscienza del proprio ruolo". Molte le curiosita', come il video mandato dall'astronauta Luca Parmitano o le immagini girate dai detenuti del carcere di massima sicurezza di Bollate. "Abbiamo avuto un accordo con il ministero di Grazia e Giustizia, siamo andati li' dentro e spiegato ad alcuni di loro come realizzare il video. Gli abbiamo lasciato le videocamere e si sono raccontati. Penso - aggiunge Gangarossa - sia giusto rappresentarli".

Tante le cose potenti arrivate alla redazione come la storia di un medico "meraviglioso" e quella di un collaboratore di giustizia. Ardua la selezione: "Ci siamo mossi inserendo i tag degli argomenti ad ogni video arrivato e poi scegliendo l'arco della giornata che volevamo raccontare per intero, la varieta' dei luoghi italiani da Pantelleria a Bolzano, le risposte alle domande che avevamo posto e le sequenze legate agli eventi importanti della vita. Siamo arrivati ad una superselezione e da li avanti ancora fino ad arrivare a 76 minuti". E il resto? "Italy in a day e' un progetto aperto, contiamo di svilupparlo", risponde Fabrizio Danvito. Alla fine torniamo all'inizio: che Italia viene fuori? "Sofferente ma creativa e piena d'energie", conclude Gangarossa.

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