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Prada a Shangai, tra sogno, arte e poesia

Arte

Prada a Shangai, tra sogno, arte e poesia

Il mondo di Berg e Djurberg, dall'11 novembre al 9 gennaio 2022

ROMA, 22 ottobre 2021, 16:49

(di Patrizia Vacalebri)

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A Moon Wrapped in Brown Paper, mostra realizzata da Prada a Shangai - RIPRODUZIONE RISERVATA

A Moon Wrapped in Brown Paper, mostra realizzata da Prada a Shangai - RIPRODUZIONE RISERVATA
A Moon Wrapped in Brown Paper, mostra realizzata da Prada a Shangai - RIPRODUZIONE RISERVATA

    "A Moon Wrapped in Brown Paper", il cui titolo è un omaggio alla poesia Valentine della scrittrice inglese Carol Ann Duffy, è una mostra di Nathalie Djurberg e Hans Berg, realizzata da Prada a Shangai con il supporto di Fondazione Prada. A cura di Yang Beichen, la mostra, in programma dall'11 novembre al 9 gennaio 2022, riunisce una selezione di sculture e video, realizzati tra il 2000 e il 2019. Un tappeto organico che collega le stanze del piano terra di Prada Rong Zhai - residenza storica del 1918 restaurata da Prada e riaperta nell'ottobre 2017 - e un labirinto stratificato, appositamente creati da Djurberg e Berg, conducono i visitatori in un universo onirico, in una dimensione che unisce arte, poesia e sogno. Nathalie Djurberg e Hans Berg lavorano a stretto contatto come duo artistico dal 2004. Attraverso video, animazioni, installazioni e opere scultoree, i due artisti creano narrazioni sospese tra il grottesco e il drammatico, evocando fiabe come i Tre Porcellini e Hansel e Gretel in scenari carichi di tensione emotiva. Djurberg ha sviluppato uno stile cinematografico che fa uso di animazioni in argilla. Mentre Berg ha composto brani musicali immaginifici e ipnotici per i video e le installazioni. La loro pratica sonda le profondità dei desideri umani e degli istinti animali mettendo in scena miti, leggende e visioni singolari. Di recente il duo si è dedicato alla creazione di opere complesse che combinano i linguaggi della scultura, del cinema e della performance per dare vita ad ambienti immersivi con musiche originali, immagini in movimento, scene studiate nel dettaglio e oggetti costruiti. La mostra è concepita come un paesaggio fluido in cui ciascuna opera è un microcosmo narrativo popolato da personaggi fiabeschi, animali, post-umani e strane creature. Le loro fantasie seducenti e stravaganti penetrano il cuore profondo dell'essere umano. I ruoli di protagonista e antagonista, vittima e carnefice spesso si mescolano, così come le convenzioni sociali e culturali mutano fino a dissolversi. Come sottolinea il curatore e critico Yang Beichen: "Il mondo nell'opera di Djurberg e Berg è dominato dai mostri. È una dimensione carnevalesca dal ritmo frenetico in cui l'osservatore si trova di fronte immagini e narrazioni provocatorie senza mai sentirsi alienato. Il mondo parallelo di questa favola oscura è popolato di animali bizzarri, demoni di diverse forme ed esseri umani ripugnanti, figure atipiche che incarnano alcune tematiche contemporanee: dalla fluidità di genere alle identità molteplici, dalla capitalizzazione del desiderio all'onnipresenza della violenza fisica ed emotiva". Nathalie Djurberg e Hans Berg vivono e lavorano ad Alingsas e Stoccolma, in Svezia. Nata a Lysekil, Svezia, nel 1978, Nathalie Djurberg ha conseguito un master alla Malmo Art Academy in Svezia nel 2002. Hans Berg è nato a Rattvik, in Svezia, nel 1978. Musicista, produttore e compositore, si occupa principalmente di musica elettronica. Tra le mostre personali si ricorda "Turn Into Me" presentata da Fondazione Prada a Milano e Seoul (2008 - 2009). Djurberg e Berg hanno partecipato anche alla 53/a Biennale di Venezia nel 2009, e il loro lavoro fa parte di collezioni in tutto il mondo, tra cui quella del Museum of Modern Art di New York.

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