Un'impalcatura, con una scala e
una pedana, per consentire una 'lettura' ravvicinata della
grande tela con il celebre 'Ritratto di Dante Alighieri, la
città di Firenze e l'allegoria della Divina Commedia', dipinto
da Domenico di Michelino nel 1465 per la Cattedrale di Firenze.
E' l'iniziativa, dal titolo 'Dante e la luce della Commedia in
Santa Maria del Fiore' curata da Antonio Natali, che fa parte
delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta.
Al programma di iniziative, è stato spiegato, collaborano
l'Opera di Santa Maria del Fiore, l'Opera di Santa Croce e la
Certosa di Firenze. Tra i prossimi eventi dedicati al poeta ci
sono 'All'etterno dal tempo (Paradiso, XXXI 38): la teologia di
Dante', lezione del Cardinale Gianfranco Ravasi, nella basilica
di Santa Croce (28 maggio); 'Lecturae Dantis' spettacolo di
Franco Ricordi, al museo dell'Opera del Duomo, (10, 17, 24
giugno); 'I poeti leggono il Poeta' Santa Croce, Duomo,
Certosa, (giugno 2021 - marzo 2022); 'Commedia Divina a Santa
Croce' spettacolo site specific in Santa Croce, (5-11 luglio); e
la 'Giornata della fraternità 2021 - Dante e Francesco'
incontro, Cenacolo di Santa Croce, (2 ottobre). La grande tela,
posizionata in alto all'interno del Duomo di Firenze, fu
commissionata dall'Opera di Santa Maria del Fiore per celebrare
i 200 anni della sua nascita. Dante è raffigurato in piedi con
una corona d'alloro in testa, tiene nella mano sinistra la
Commedia e con la destra indica la porta dell'inferno. "L'opera
di Domenico di Michelino è forse il più noto ritratto di Dante
Alighieri - afferma Natali - non a caso nel 2021 è stata chiesta
in prestito per molte mostre; c'è parso però inammissibile,
proprio nell'anno di Dante, privare per diversi mesi la
Cattedrale di Firenze d'una creazione che l'Opera di Santa Maria
del Fiore aveva nel Quattrocento voluto commissionare per
celebrarne la nascita".
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