Piccoli grandi capolavori in mostra
al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi a Pisa: dall'8
febbraio ospiterà una scelta di netsuke provenienti dalla
collezione di Edda Bresciani, egittologa di fama mondiale e per
lungo tempo docente all'Ateneo pisano.
I netsuke, piccole sculture di legno o d'avorio prodotte in
Giappone tra il XVII e il XX secolo, venivano fissati alla
cintura del chimono maschile con la funzione di contrappeso al
contenitore di tabacco o altro. Scolpiti in forme spesso di
straordinaria fattura, i netsuke raffigurano un'infinità di temi
e soggetti, raccontando l'arte e l'artigianato, la cultura e le
credenze religiose, insomma la vita nei molteplici aspetti del
Giappone nel corso di quasi quattro secoli. La mostra comprende
anche una visualizzazione multimediale di un netsuke attraverso
la ricostruzione 3D fotogrammetrica realizzata dal Laboratorio
di robotica percettiva dell'istituto Tecip della Scuola
Superiore Sant'Anna di Pisa.
Edda Bresciani (1930-2020) è stata professoressa emerita di
egittologia dell'Università di Pisa e insignita dell'ordine del
Cherubino, medaglia d'oro del Presidente della Repubblica per la
scienza e la cultura, socia nazionale dell'Accademia nazionale
dei Lincei, socia corrispondente dell'Académie des Inscriptions
et Belles-Lettres di Parigi, presidente del comitato scientifico
della Fondazione del Museo Egizio di Torino. Appassionata
collezionista e studiosa di netsuke, Edda Bresciani era una
riconosciuta hajin (maestra di haiku).
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