Primo cartoncino in bianco e nero
per creare un contatto visivo con la figlia appena nata. Forme
d'arte che richiamavano i seni della mamma, forte richiamo per
la bambina. Così Katsumi Komagata, pluripremiato e poetico
designer giapponese, ha raccontato in un incontro a Cagliari
come sono nati i suoi primi lavori. "Non avevo idea di come si
dovesse comportare un padre con una figlia - ha detto con molta
tenerezza - e sono partito dai disegni".
Dal bianco e nero si è passati presto al colore. Una sorta di
pedagogia artistica molto semplice con forme sempre più
complesse: mele rosse, uccelli blu, farfalle gialle. È la base
dei dieci libri Petit yeux, gioielli semplici semplici. Ma pieni
di fantasia. "Creavo i miei libri sulla base della crescita di
mia figlia", ha raccontato. Molta attenzione, in generale, alle
nuove generazioni. E infatti oggi Komagata ha lavorato e creato
insieme ai ragazzi del Liceo Artistico di Cagliari.
Komagata, considerato l'erede del progetto artistico e
didattico di Bruno Munari e che nel 2012 è stato tra i
protagonisti del MoMA di New York in occasione dell'allestimento
"Century of the child: growing by design 1900-2000", è stato
ospite di una giornata di incontri e laboratori organizzata da
Sardegna Ricerche, nell'ambito della mostra "Ri-Creazione".
L'artista giapponese ha mostrato e spiegato i particolari
delle sue opere, entrando nei dettagli raccontando come anche la
fase adolescenziale della figlia sia stata in qualche modo
decisiva per la sua produzione. "Come capita a quell'età si è
creato un po' di distacco da parte sua e non c'era più
possibilità di fare libri per lei".
Ed è stata la svolta per passare ad altro: l'ideazione di
libri tattili per bambini non vedenti. Volumi che si aprono e
pendono forme a tre dimensioni. Non solo. Si è dedicato anche
alla creazione di opere per le persone che non percepiscono con
esattezza i colori. Raccontando con poesia i suoi tentativi per
avvicinarsi anche a questo mondo.
Moon phase è la sua ultima produzione. È in fase di stampa in
Giappone ed è dedicato ai bambini daltonici. Un volume pieno di
forme e colori spettacolari. Storie che ritornano: "Ora mia
figlia - ha scherzato l'artista - ha trent'anni e ha avuto una
figlia: posso di nuovo lavorare con un neonato".
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