Ritorno a 'casa' per la Sibilla
Samia di Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino
(1591-1666), che la Fondazione Carisbo aveva prestato alla
mostra 'Il Guercino. Opere da quadrerie e collezioni del
Seicento', organizzata dal Forte di Bard e dal Ministero per i
beni culturali. Capolavoro della piena maturità dell'artista,
mirabile per l'intensità cromatica del manto color lapislazzulo,
dal 10 settembre l'opera va ad arricchire la mostra 'Reni,
Guercino, Cantarini, Pasinelli. Il Seicento bolognese nelle
collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna',
allestita fino al 13 ottobre a Casa Saraceni.
La Sibilla Samia del Guercino (olio su tela, 115,5x97 cm)
contende il primato, nella bellezza, nella qualità formale e
nella dolcezza dell'espressione ispirata, con il suo pendant,
l'altrettanto celebre Sibilla Libia. Acquistata da re Giorgio
III d'Inghilterra poco dopo la metà del Settecento, appartiene
ora alle collezioni d'arte della regina Elisabetta II. Entrambi
i dipinti furono commissionati dal bolognese Ippolito Cattani
nel 1651. Il dipinto ritrae, con lo sguardo rivolto verso
l'alto, la Sibilla che poggia le mani su di un libro aperto
rivelando la propria identità di profetessa del mondo antico.
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