Una nuova, importante scoperta
archeologica potrebbe aiutare a fare luce su uno dei misteri
dell'umanità, la fine del popolo Maya. Un recente studio, i cui
risultati saranno pubblicati questa settimana in un articolo
online su Nature Human Behaviour, ha rivelato che l'antico
popolo precolombiano ricorreva alla guerra totale anche in un
periodo di prosperità e raffinatezza culturale, ovvero nel
cosiddetto periodo classico (250-950 d.C.), e non solo per
motivi religiosi, ma per desiderio di conquista: a quanto emerge
i Maya si impegnarono in una guerra violenta che portò alla
distruzione diffusa di una città molto prima di quanto si
pensasse in precedenza.
A condurre le ricerche, iniziate nel 2013, un team composto
da David Wahl, Lysanna Anderson, Francisco Estrada-Belli e
Alexandre Tokovinine: interpretando i risultati, gli studiosi
sono arrivati alla conclusione che non è dunque la pratica
bellica del periodo classico terminale (800-950 d.C.) il motivo
della fine di questa grande civiltà.
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