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Il Quirinale apre all'arte contemporanea

Nella casa degli italiani oltre 70 opere dei grandi maestri

ROMA - Il meglio dell' arte e del design nazionale dal dopoguerra a oggi entra nella Casa degli Italiani. Ad aprire le porte del Quirinale alla produzione dei maestri della pittura e della scultura contemporanei e al genio creativo dei grandi protagonisti dell' arredamento degli ultimi decenni è stato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Oltre 70 opere si aggiungono, dunque, ai capolavori del patrimonio storico che abbellisce le splendide sale e gli spazi del palazzo.

"Qui non vi è una mostra temporanea o l' esposizione di un museo - ha detto il Capo dello Stato -. Il Quirinale testimonia non solo la storia, le vicende importanti del nostro paese. L' arte non si è fermata all' Ottocento. La Casa degli Italiani è il punto di riferimento del nostro Paese nel testimoniare il rapporto con l' arte moderna". Quirinale Contemporaneo è anche il catalogo edito da Treccani che documenta questo insieme di contributi recenti, curato da Renata Cristina Mazzantini con le fotografie di Massimo Listri. Mattarella, nella prefazione, ricorda come dal 2015 il Palazzo sia aperto quotidianamente alla cittadinanza ed abbia accolto finora centinaia di migliaia di visitatori. E allora, sottolinea il Presidente, il luogo "deve risultare al passo con i tempi sviluppando costantemente il legame con l' arte". Il progetto presentato oggi "è l' inizio di una nuova fase, accogliendo l' arte del presente e guardando a quella del futuro". Un dialogo tra epoche diverse in cui, ad esempio, nella Cappella Paolina trova posto il Grande Cardinale seduto di Manzù, i mobili d' epoca sono affiancati a quelli disegnati da Gio Ponti, Piero Fornasetti e Aldo Rossi. Sulle pareti degli ambienti spiccano le opere di Carla Accardi e Antonio Sanfilippo. Il 'Personaggio Totem', bronzo del 1956 di Mirko Basaldella, campeggia misterioso nei Giardini. E ancora Boetti, Burri, i bronzi di Pietro Consagra, il bronzo patinato degli Archeologi di De Chirico.

Una galleria di pezzi da novanta dell' arte che arriva fino al richiamo attuale all' inquinamento che Maria Cristina Finucci esplicita con "Help the Oceans" del 2018, una teca in plexiglass con una rete piena di tappi di plastica, collocata nell' Atrio dell' accoglienza visitatori. Ecco, poi, Giosetta Fioroni, i tagli dei Concetti Spaziali di Lucio Fontana, Guttuso, un telaio di Maria Lai, i bronzi di Marino, nel cortile il grande Disco in forma di Rosa del deserto di Arnaldo Pomodoro. Lampade, sedute, divani, tavoli aprono la pagine dei grandi che hanno dato forma alle icone del design. Gae Aulenti, Cini Boeri, Pier Giacomo Castiglioni (la sua mitica lampada Arco spicca nella Palazzina della Fuga), e ancora Aldo Rossi, Tobia Scarpa, Michele De Lucchi, Antonio Citterio, Vico Magistretti, Enzo Mari, Alberto Meda, Piero Lissoni, Gio Ponti... Impossibile citare tutti.

Con queste nuove opere, ha spiegato il Presidente Mattarella "non abbiamo turbato l' equilibrio del Quirinale ma abbiamo integrato il patrimonio artistico rendendolo al passo con il contributo fornito nel tempo, facendo vedere come la vita artistica si arricchisca sotto ogni profilo". Il Capo dello Stato ha ringraziato gli artisti, le fondazioni e le 22 aziende che "con generosità" hanno donato o concesso in comodato pluriennale le opere. "Insieme - ha concluso - offriamo ai nostri concittadini e agli ospiti stranieri che vengono qui ogni giorno qui una testimonianza di come l' arte italiana continui la tradizione di secoli di alto livello".

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