L'iter espressivo dell'artista
tedesco Max Klinger (1857-1920), con oltre 150 opere
appartenenti ai cicli di incisioni, capolavori della grafica
moderna, è in mostra dal 15 settembre al 13 gennaio al Museo
civico di Bagnacavallo (Ravenna). 'Inconscio, mito e passioni
alle origini del destino dell'uomo' è il tema dell'esposizione:
artista versatile, pittore, scultore, incisore, musicista,
disegnatore, Klinger sperimentò con maestria tutte le
possibilità del 'bianco e nero'.
Le sue 'visioni' oscillanti tra realtà quotidiana, splendori
del mito e il buio più profondo dell'inconscio, oltre a
rappresentare una delle vette dell'incisione simbolista,
anticiparono molti temi centrali di alcuni tra i più importanti
movimenti artistici del Novecento, dal surrealismo alla
metafisica, in singolare dialogo con le ricerche della
psicanalisi di Freud. "Klinger è l'artista moderno per
eccellenza - scrisse Giorgio De Chirico - Moderno nel senso di
uomo cosciente che sente l'eredità di secoli d'arte e di
pensiero".
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