Metamorfosi. Ovvero l'incredibile
trasformazione che ha vissuto la Cina negli ultimi 30 anni. Ma
con al centro, e sempre, l'esistenza umana e un popolo che - in
ogni sua parte - ha dovuto correre per restare al passo. E'
l'arte di Zhang Dali: pittore, scultore, performer, fotografo,
padre della graffiti art in Cina, a cui è dedicata la mostra
Meta-Morphosis, a Bologna dal 23 marzo al 24 giugno a Palazzo
Fava. Nove le sezioni in cui è articolata questa prima
esposizione antologica di uno dei più noti artisti cinesi
contemporanei. 220 le opere selezionate, tra sculture, dipinti,
fotografie e installazioni.
"Sono estremamente onorato per questa mostra. Bologna mi ha
dato un grande onore - ha detto in conferenza stampa l'artista
che proprio in questa città arrivò nel 1989 dopo i drammatici
fatti di Piazza Tienamnmen e che qui ha vissuto fino al 1995 -
Copre un periodo di 30 anni e presenta opere di generi diversi.
Però, al di là delle varie forme espressive, io ho sempre
parlato dell'esistenza umana".
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