Una mostra che è l'illustrazione,
attraverso una trentina di opere del percorso artistico e umano
di uno dei pittori di punta del secolo scorso, Gino Rossi, che
ha racchiuso la sua attività in poco più di un ventennio, dagli
inizi del '900 al 1926, per poi, segnato dall'esperienza della
Prima Guerra Mondiale, essere internato in un manicomio a
Treviso fino alla morte, nel 1947. Ma l'esposizione dedicata
all'artista veneziano a Ca' Pesaro da domani fino al 20 maggio
prossimo, per i curatori è anche l'occasione per "restituire la
forza e l'ampiezza dell'innovazione nata e cresciuta a Ca'
Pesaro dal 1908 fino ai primi anni Venti, attraverso lo sguardo
di uno dei suoi protagonisti più dirompenti".
"Gino Rossi a Venezia - dialogo tra le collezioni di
Fondazione Cariverona e Ca' Pesaro", è curata da Luca Massimo
Barbero ed Elisabetta Barisoni (catalogo Marsilio).
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