Non è solo la bellezza, ma la forza
del messaggio cristiano e l'umanità prorompente che dalle opere
tocca il cuore a rendere speciale la mostra Divine creature,
allestita nella hall d'ingresso dei Musei Vaticani dal 23
gennaio al 3 marzo e accessibile gratuitamente.
L'idea alla base del progetto, pensato da Adamo Antonacci
(Stranemani International) e da lui realizzato con Silvia
Garutti e il fotografo Leonardo Baldini, è raccontare con
l'ausilio di alcuni ragazzi disabili le tappe salienti della
vita di Gesù, reinterpretando 10 capolavori dell'arte sacra. Con
il corpo, il volto e le espressioni, i bambini e i ragazzi
coinvolti e le loro famiglie si sono trasformati nei soggetti
immaginati dai grandi pittori, divenendone nuovi protagonisti.
Tra le opere tornate a nuova vita anche l'Annunciata di Palermo
di Antonello da Messina, l'Annunciazione e la Cena di Emmaus di
Caravaggio, l'Angiolino musicante di Rosso Fiorentino, Cristo e
il Cireneo di Tiziano, il Lamento sul Cristo morto di Mantegna.
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