Inaugura venerdì alle 17, nella
Sala d'Ercole di Palazzo d'Accursio a Bologna, 'Wolfango
disegnatore', mostra visitabile dal 2 dicembre al 21 gennaio.
L'esposizione, studiata dalla figlia di Wolfango, Alighiera
Peretti Poggi, che ne cura anche il catalogo, si prefigge di far
conoscere l'immensa produzione di disegni dell'artista -
scomparso nel gennaio scorso a 90 anni - rendendo visibili al
pubblico un centinaio di opere, molte delle quali inedite, che
spaziano per tutto l'arco della sua vita.
Il percorso espositivo si suddivide in periodi pittorici,
partendo con un foglio del 1932, nel quale un piccolo Wolfango
di appena 6 anni già palesa la propria vocazione per l'arte. Si
prosegue con una fase di ispirazione ottocentesca, dal 1940 al
1945, per poi passare agli anni '50, segnati da lavori in cui
traspare una forte influenza morandiana, ma anche da alcuni rari
fogli di evidente ispirazione informale nel 1957 e 1958. Vi sono
poi due sezioni dedicate ai disegni preparatori della
prestigiosa edizione della Divina Commedia, che Wolfango
illustrò dal 1963 al 1968, e ai disegni del 1964 e 1965 per il
libro Gesù Oggi. Giunto alla propria definizione stilistica nel
1968, Wolfango realizzò per molti anni grandi disegni a
carboncino che rappresentano il punto focale del percorso. A
chiusura, uno spazio più strettamente familiare con una serie di
disegni dal titolo 'Album di famiglia - Il passato è il
presente'.
La mostra è corredata da un catalogo edito da Minerva, con
prefazione di Tomaso Montanari e un saggio di Eugenio Riccomini.
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