"Per me, la macchina fotografica è
come un block notes, uno strumento a supporto dell'intuito e
della spontaneità, il padrone del momento che, in termini
visivi, domanda e decide nello stesso tempo". Era questa la
filosofia che caratterizzava gli scatti di Henri
Cartier-Bresson. Per rendergli omaggio, dal 21 ottobre al 25
febbraio nella Galleria d'Arte Moderna a Palermo verranno
esposti 140 suoi scatti in una mostra promossa dall'assessorato
alla Cultura del Comune di Palermo e organizzata da Civita in
collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson e Magnum
Photos Parigi.
Le sue immagini testimoniano la nitidezza e la precisione
della sua percezione e l'ordine delle forme. "Fotografare, -
osservava - è riconoscere un fatto nello stesso attimo ed in una
frazione di secondo e organizzare con rigore le forme percepite
visivamente. È mettere sulla stessa linea di mira la mente, lo
sguardo e il cuore". L'allestimento della mostra è curato da
Denis Curti e Andrea Holzherr.
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