"Oggi è la festa di un piccolo
bambino rapito ed ora recuperato". Questo il commento di
Vittorio Sgarbi, intervenuto nel Museo della Grotta della
Cattedrale di Urbino alla cerimonia per il ritorno del brandello
lacerato e rubato il 16 marzo 1982 della tela il "Martirio di
San Sebastiano" di Federico Barocci, raffigurante il fanciullo
Antonio, figlio di Benedetto di Bonaventura. Sgarbi ha elogiato
l'antiquario Giancarlo Ciaroni e l'artista Massimo Pulini, che
hanno riconosciuto l'opera da un catalogo online. Durante la
cerimonia il piccolo riquadro è stato posto accanto alla tela
principale. "Mancava questo frammento - ha detto l'arcivescovo
Giovanni Tani - che favorisce il contatto con il visitatore, in
quanto il fanciullo sembra dire 'attento a ciò che guardi'
perché si tratta di un'importante testimonianza di fede, ossia
il martirio di San Sebastiano". Il vice sindaco di Urbino
Roberto Cioppi ha parlato di risanamento di una "vecchia
cicatrice per la nostra città".
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