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Picasso cubista e classico, lo stile fluido del genio

Picasso cubista e classico, lo stile fluido del genio

Fino al 22 gennaio alle Scuderie del Quirinale 100 capolavori

26 settembre 2017, 09:20

di Nicoletta Castagni

ANSACheck

Pablo Picasso Deux femmes courant sur la plage (La course) [Due donne che corrono sulla la spiaggia (La corsa)], 1922 Gouache su tavola, 32,5 x 41,1 cm Parigi, Muse National Picasso-Paris, Dation Pablo Picasso, 1979 Succession Picasso - RIPRODUZIONE RISERVATA

Pablo Picasso Deux femmes courant sur la plage (La course) [Due donne che corrono sulla la spiaggia  (La corsa)], 1922 Gouache su tavola, 32,5 x 41,1 cm Parigi, Muse National Picasso-Paris, Dation  Pablo Picasso, 1979 Succession Picasso - RIPRODUZIONE RISERVATA
Pablo Picasso Deux femmes courant sur la plage (La course) [Due donne che corrono sulla la spiaggia (La corsa)], 1922 Gouache su tavola, 32,5 x 41,1 cm Parigi, Muse National Picasso-Paris, Dation Pablo Picasso, 1979 Succession Picasso - RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA - Dipinti, disegni, gouache, acquerelli, bozzetti, abiti di scena, le opere supreme di Pablo Picasso, provenienti dai musei di tutto il mondo, celebrano dal 22 settembre al 22 gennaio alle Scuderie del Quirinale i cento anni dal viaggio in Italia compiuto dall'artista spagnolo nel 1917, al seguito dell'amico Jean Cocteau, per la realizzazione del balletto 'Parade' (il cui gigantesco sipario dipinto è esposto, per la prima volta a Roma, a Palazzo Barberini). Un evento che, mettendo il genio spagnolo in stretto contatto con le molteplici suggestioni della classicità, ne sconvolse sia la vita privata sia la produzione artistica, fino alla messa a punto di un nuovo idioma espressivo, in una sintesi stilistica rivoluzionaria.

Intitolata 'Picasso. Tra Cubismo e Classicismo 1915-1925', la mostra, ha spiegato il presidente di Ales Mario De Simoni, "ha richiesto tre anni di intenso lavoro, svolto in comune con i curatori Olivier Berggruen e Anunciata von Liechtenstein". Senza contare che Berggruen è impegnato nello studio del rapporto tra Picasso e il teatro da almeno un decennio. Una competenza che ha consentito la realizzazione di un percorso espositivo straordinariamente organico, con oltre cento opere capitali (e altrettanto materiale documentario) del periodo preso in esame, tra i più cruciali e creativi del maestro.

Nel 1917 Picasso, che a 36 anni era gia' il consacrato maestro alla guida della rivoluzione cubista, attraversa un momento non facile. "Il mondo era in guerra, lui, spagnolo in terra francese, aveva visto partire per il fronte molti dei suoi compagni di strada, era triste e aveva poco lavoro", racconta il curatore, sottolineando quanto gia' l'artista percepisse la crisi del movimento che l'aveva reso famoso. Cosi' si lascia convincere dall'amico Jean Cocteau ad accompagnarlo in Italia, dove doveva incontrare l'impresario dei Ballets Russes Sergej Djagilev al fine di realizzare le scene, i costumi e il sipario per un suo balletto, 'Parade', musicato da Satie.A Roma, lontano dal conflitto mondiale, Picasso si trova a vivere di nuovo in un'atmosfera bellissima, felice, ricca di stimoli. "Conosce i Futuristi e i pittori della Secessione - prosegue Berggruen - ed entra in contatto con l'arte rinascimentale e classica, mentre va via via scoprendo, spostandosi a Napoli, Pompei, Firenze e Milano, le tradizioni iconografiche italiane, in particolare le maschere come Pulcinella".

Incontra anche l'amore, Ol'ga Khochlova, una delle ballerine del Balletto, che sposera' l'anno dopo a Parigi. Una sorta di Grand Tour, che per il maestro spagnolo ha un forte potere rivitalizzante. Il contatto stretto con l'antico e la Rinascenza diviene fonte di profonda riflessione sul Cubismo e si pone all'origine delle molte sperimentazioni tra stili e generi nel segno del Modernismo. Il percorso delle Scuderie vuole appunto rendere conto di questa evoluzione, che rifugge ogni rigidita' in favore di un continuo, fluido scambio di tecniche e linguaggi: il Cubismo per le nature morte, ad esempio, il classicismo per i ritratti. Proprio 'Parade' diventa la palestra privilegiata per mettere in pratica le diverse modalita' stilistiche.

Ecco dunque che la prima sala delle Scuderie presenta alcune splendide opere del Tardo Cubismo (tra cui 'L'uomo seduto al tavolo', concesso in prestito dalla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli), concettualmente punto di partenza per il suo lavoro nel teatro. Si prosegue con i ritratti e le opere romane, come 'Arlecchino e la donna con collana'. Proprio nelle vesti dei personaggi della Commedia dell'arte, Picasso ritrae le persone a lui vicine, a cominciare dal ballerino e coreografo Leonide Massine. E' invece ispirato a Ingres il celebre ritratto di Olga. Il Classicismo reinventato da Picasso introduce la maniera monumentale, coltivando l'illusione e l'artificio. A documentarlo la splendida tela della 'Grande bagnante', la bellissima sanguigna de 'Le tra donne alla fontana' o 'Il flauto di Pan'. Una monumentalita' ribadita persino nel piccolo quadro, icona della mostra, dal titolo 'Due donne che corrono sulla spiaggia'. La seconda parte della rassegna e' quindi dedicata al disegno, alle gouache, agli acquerelli, ai bozzetti, una magnifica sequenza di capolavori indiscussi. Di grande emozione, infine, a Palazzo Barberini, il sipario di 'Parade', 17 metri per 10, allestito nella Sala Pietro da Cortona, quasi 'abbracciato' dalla volta affrescata dal maestro barocco con cui l'immensa tela di iuta dipinta da Picasso riesce a intessere un inedito dialogo.

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