A un anno dal terremoto che ha
colpito Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, il Mibact ha ideato una
campagna social per non dimenticare anche quanto accaduto al
patrimonio culturale.
Dal 22/8 il profilo @museitaliani propone una galleria
inedita di foto simbolo per raccontare il dramma del sisma, ma
anche la cura del patrimonio, attraverso le immagini del
recupero e del restauro dei beni feriti. Fin dalle prime ore del
mattino del 24 agosto 2016 le squadre di rilevamento danni del
Mibact, con Protezione Civile, Vigili del Fuoco e Carabinieri
del Comando Tutela Patrimonio Culturale ha messo in moto una
macchina che non ha mai smesso di lavorare.
Protagoniste della campagna sono anche le mani, che su
Instagram, un anno dopo, diventano il simbolo del lavoro
accurato e sapiente dei tecnici dell'Istituto Superiore
Conservazione e Restauro, dell'Opificio Pietre Dure,
dell'Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del
Patrimonio Archivistico e Librario e dei Carabinieri per la
Tutela del Patrimonio.
Il post di @museitaliani che accompagna gli scatti vuole
essere un ringraziamento a tutte le professionalità impegnate:
"Ecco le mani che curano il patrimonio culturale ferito dal
sisma. Sono quelle dei professionisti del ministero dei beni e
delle attività culturali e del turismo: dagli storici dell'arte
ai restauratori e agli archeologi, dagli archivisti ai
bibliotecari, dagli architetti agli antropologi, e poi biologi,
chimici, fisici, geologi, ingegneri, fotografi, amministrativi,
informatici e statistici. Con loro ci sono i Vigili del fuoco, i
Carabinieri, i volontari della Protezione Civile e i militari
dell'Esercito. Grazie al lavoro di queste professionalità, dal
24 agosto 2016 sono stati messi in sicurezza quasi 1000 beni
immobili e sono stati recuperati 17mila beni storico artistici e
archeologici, 9.500 libri e più di 4.500 metri lineari di
archivi. Grazie a tutti coloro che quotidianamente si impegnano
con professionalità e passione nel recupero della memoria del
cuore dell'Italia".
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