Apre ufficialmente dal 18 giugno
al pubblico il Museo Interdisciplinare Regionale (MuMe) di
Messina. Dopo una prima parziale consegna il 9 dicembre scorso,
sono ora fruibili tutti i restanti settori espositivi che
definiscono l'articolato percorso medievale e moderno, con opere
dall'XI secolo ai primi anni del Novecento.
Con i capolavori di Antonello da Messina, Caravaggio,
Alibrandi, Gagini, Montorsoli - solo per citare i più noti - il
MuMe, oggi commisurato alla vastità e al prestigio delle sue
collezioni civiche e delle centinaia di opere recuperate dalle
macerie di chiese e piazze all'indomani del terremoto del 1908,
non è solo un contenitore d'arte. Piuttosto un autentico luogo
d'identità ritrovata, uno spazio museale di respiro europeo.
Con circa 750 capolavori distribuiti in 4700 mq di superficie
interna su due livelli - percorso medievale, moderno, sezione
archeologica e nelle aree e piazzali esterni - il patrimonio del
MuMe è arricchito da opere di provenienza 'estera'.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA