Un antiquario riconosce il
'Ritratto di giovinetto' di Federico Barocci (1558), la testa di
Antonio Bonaventura, tagliata e rubata negli anni '80 dalla Pala
del Martirio di San Sebastiano nel Duomo di Urbino, fra le opere
messe in vendita da una casa d'asta genovese, che lo attribuiva
ad un anonimo pittore veneto del XVII secolo. Ma non lo aveva
riconosciuto Vittorio Sgarbi, assessore alla Rivoluzione proprio
ad Urbino, che nella stessa asta aveva in vendita un dipinto di
sua proprietà, la 'Testa di vecchia'.
La bella notizia fa il giro del mondo ma le istituzioni di
Urbino tacciono, e ora i gruppi Cut Liberitutti e Urbino al
Centro chiedono le dimissioni di Sgarbi e della giunta per il
loro "silenzio assordante". Il ritrovamento del dipinto è
avvenuto grazie all'antiquario pesarese Giancarlo Ciaroni, che
ha chiesto conferma dell'autenticità all'assessore alle Arti di
Rimini, Massimo Pulini, permettendo così il sequestro della tela
ad opera del Nucleo tutela patrimonio dei Cc.
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