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ArtFutura, immagini dal domani

ArtFutura, immagini dal domani

Creature digitali tra arte e scienza negli spazi dell'Ex Dogana

ROMA, 02 maggio 2017, 09:29

Marzia Apice

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(ANSA) - ROMA, 28 APR - L'impatto, appena si entra, è di pura meraviglia: muovendosi tra i video, le oleografie galleggianti, le sculture dinamiche di ferrofluido, le proiezioni a mappatura, gli archi gonfiabili in continua mutazione che compongono la mostra "ArtFutura. Creature digitali" sembra davvero di mettere un piede in un domani visionario che ha bisogno di tempo e pensiero per mostrare la sua essenza e tutte le sue incredibili potenzialità. Allestita dal 29 aprile al 10 settembre negli imponenti spazi dell'Ex Dogana di Roma e organizzata da MondoMostre Skira, l'esposizione (aperta anche di notte) si muove sul confine labile tra arte e scienza, evidenziando tra i due diversi ambiti suggestioni e connessioni che proprio nell'uomo e nella sua creatività trovano il loro punto di incontro. Curatore della mostra è Montxo Algora, direttore dell'omonimo e storico Festival internazionale ArtFutura, che per l'occasione ha riunito alcuni dei più interessanti artisti multimediali (molti dei quali anche scienziati) del panorama internazionale, provenienti da varie parti del mondo. Con un'intera sala piena di specchi a lui dedicata, è il fisico e matematico Paul Friedlander (Uk) ad aprire le porte sul futuro con una spettacolare installazione site specific che regala la sensazione di camminare in una galassia, tra la 'chromastrobic light' (una luce che cambia colore più velocemente di quanto l'occhio umano possa vedere) e le coloratissime sculture di luce cinetica che creano forme oleografiche dinamiche. Se il turco Can Buyukberber esplora la narrazione non lineare e gioca con luci, forme geometriche, proiezioni a mappatura e realtà virtuali, permettendo allo spettatore anche di interagire con le opere tramite smartphone, l'argentino Esteban Diacono parte dall'assurdo e dalle fobie dell'uomo unendole a oggetti che sfidano le leggi della fisica per creare le sue animazioni surreali. Del tutto ipnotiche e magiche le sculture in ferrofluido (metallo liquido che reagisce alla prossimità di campi magnetici) della fisica giapponese Sachiko Kodama, opere che vibrano e cambiano incredibilmente forma prima di tornare allo stato liquido in un ciclo continuo. Chico MacMurtrie (Usa) stupisce lo sguardo con le sculture robotiche realizzate in materiali ultraleggeri capaci di mutare continuamente forma ed evocare le molecole del Dna. Infine, il collettivo inglese di designer e artisti digitali Universal Everything che presenta in alcuni video una serie di prototipi visionari in grado di testimoniare la relazione sempre più stretta tra tecnologia e umanità. "Quello che abbiamo creato grazie all'investimento di Mondomostre è un modello culturale temporaneo che funziona: tra 18 mesi andremo via perché la struttura è stata acquistata da una società olandese, ma questo spazio rappresenta una grande cellula staminale per la città, pur senza entrare in competizione con altre istituzioni culturali", spiega all'ANSA Clara Tosi Pamphili, direttrice artistica dell'Ex Dogana, "e con questa mostra abbiamo creato un punto di sintesi tra il mondo giovanile della Dogana, abituata a ospitare concerti, e le grandi esposizioni di Mondomostre".

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