Le ceramiche colorate dei vasai rinascimentali e gli oggetti di uso quotidiano dell'Alto Medioevo. Gli abitanti famosi, da Giotto a Tor de' Conti e Michelangelo a Macel de' Corvi. O il leggendario tesoro accumulato dall'antiquario Francesco Marinetti, venuto giù dai muri come una cascata di monete e gioielli ai piedi degli operai incaricati, nel 1933, della demolizione dei palazzi di Via Alessandrina. E' il viaggio a ritroso nel tempo attraverso il più grande cantiere archeologico moderno, raccontato da ''I Fori dopo i Fori. La vita quotidiana nell'aerea dei Fori Imperiali dopo l'antichità'', mostra fino al 10/9 ai Mercati di Traiano, che in 310 reperti racconta la vita quotidiana, insieme alle vicende di luoghi e persone, della più celebre area di Roma, dal V secolo d.C alla trasformazione fascista. Un affresco, spiega il Soprintendente Claudio Parisi Presicce, ''frutto degli scavi degli ultimi 25 anni che hanno permesso una scansione più precisa delle fasi storiche, soprattutto medioveali''
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