La statua bronzea del colosso di
Barletta, noto come Eraclio, ha circa 1.600 anni. Lo ha
stabilito l'analisi di termoluminescenza a cui sono stati
sottoposti alcuni campioni di terre di fusione di cui è composta
la statua - posta su un piedistallo marmoreo lungo corso
Vittorio Emanuele - eseguita dal laboratorio di Archeometria del
dipartimento di Scienze dei materiali dell'università degli
studi "Bicocca" di Milano. Lo rende noto il Comune di Barletta
che fa riferimento alla relazione della responsabile scientifica
dell'indagine, Emanuela Sibilia."La fusione del tronco della
statua è avvenuta tra il IV e il VI secolo con massima
probabilità - spiegano - mentre la fusione degli arti è avvenuta
con massima probabilità nella seconda metà del XIV secolo". Per
la provenienza si fa riferimento alle "ipotesi più accreditate
per la storia della statua",ovvero di area Adriatica,essendo i
campioni delle terre di fusione prelevati all'interno del
manufatto "caratterizzati da basse concentrazioni di
radioattività".
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