La grande arte contemporanea
cinese arriva per la prima volta al museo dell'Opera del Duomo
di Firenze. I dipinti di undici tra i più celebri nomi del
panorama artistico orientale sono infatti esposti nello spazio
mostre temporanee della galleria per "A Sud delle Montagne",
rassegna in programma fino al 28 febbraio.
Curata dall''Opera con Trealm Art. Inc. e Huaxi Culture
Company, l'esposizione ha ad ingresso gratuito: alla visione del
pubblico si offrono le creazioni di Cui Xiuwen, Fan Bo, Fang
Lijun, Guan Ce, Qin Ai, Shang Yang, Su Xinping, Wu Didi, Xu
Hong, Xue Song, Ye Yongqing.
Il titolo della mostra deriva da una poesia di Zhu Da (1625 -
1705), uno dei massimi pittori cinesi, vergata su uno dei suoi
dipinti: "Il sud delle montagne del sud, il nord delle montagne
del nord, come vorrei fare sacrifici agli dèi fiumi e
rispolverare le tracce dei barbari del nord".
E' proprio seguendo lo stile fortemente innovativo di Zhu Da,
che gli undici autori protagonisti della rassegna hanno trovato
ispirazione per le loro opere: il filo conduttore dell'intero
itinerario espositivo infatti è la rilettura/reinterpretazione
(e talora, contestazione) della tradizione pittorica cinese,
secondo il tipico esempio offerto al suo tempo dal grande
pittore seicentesco, oltre che nel modo in cui gli artisti
nascondono (ma svelandolo agli osservatori più attenti), nelle
loro creazioni, il malcontento per i problemi della Cina di
oggi. Non solo. I lavori in mostra rivelano, ognuno a suo modo,
come ampia influenza sulla pittura cinese odierna abbia avuto le
grande arte occidentale del Novecento, dalle avanguardie,
all'astrattismo, fino ad arrivare alla pop art. 'A sud delle
montagne' ha poi un altro importante significato simbolico:
segna infatti l' avvio di una stretta collaborazione tra l'
Opera di Santa Maria del Fiore con svariate istituzioni e musei
cinesi, tesa all'obiettivo di far conoscere nei rispettivi Paesi
i propri patrimoni artistici e culturali.
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