Da febbraio aprirà alle
visite, su appuntamento, lo studio a Fiesole di Sauro Cavallini,
scultore spezzino di nascita ma fiesolano d'adozione, scomparso
il 28 luglio scorso, a 89 anni, e la cui opera più famosa, il
Monumento alla vita, campeggia a Strasburgo davanti al Palazzo
del Consiglio d'Europa.
Nello studio a Fiesole, dove l'artista aveva scelto di vivere
e lavorare, sono custodite circa 300 opere di scultura, pittura
e grafica che riassumono la parabola artistica di Cavallini
lungo i decenni e attraverso un'evoluzione - soprattutto del suo
lavoro di scultore - che l'ha portato a progettare e creare
opere di grande suggestione, oggi ammirabili in diversi luoghi
d'Europa e d'Italia. Inoltre, attraverso una stagione di eventi,
anche espositivi, il nascente Centro Studi Cavallini opererà per
valorizzare l'opera dell'artista tenendone viva la memoria.
Artista attivo per oltre mezzo secolo, Cavallini ha sempre
mostrato una personalità eclettica, confrontandosi con diverse
forme di espressione e riuscendo sempre a ottenere risultati
eccellenti, che gli sono valsi una serie infinita di
riconoscimenti, commissioni di grande rilievo, nonché il
privilegio di donare le sue opere a personaggi di elevato
spessore, primo tra tutti Papa Wojtyla.
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