Ci sono gli ormai già celebri gommoni rossi simbolo dei migranti, appesi alla facciata dello storico Palazzo Strozzi in centro a Firenze, ma anche un vero e proprio photoset di dita medie alzate contro simboli della politica e della cultura mondiali, come la Casa Bianca e la Torre Eiffel, i volti di Dante, Galileo e Savonarola, grandi uomini finiti nella storia seguendo la loro natura ribelle, ricostruiti con mattoncini di lego, angeli di legno sospesi in aria e prati d'erba e fiori fatti sbocciare dal pavimento a simboleggiare la potenza dell'arte; e ancora, il serpente gigante fatto di zaini, a ricordare le tante vite di ragazzi perse nel terremoto del Sichuan del 2008. E' 'Ai Weiwei libero', antologica di 30 anni di carriera del celebre artista cinese 'combattente' accolta dal 23 settembre al 22 gennaio a Palazzo Strozzi. Per i profughi "sono tempi difficili ma il contributo dell'Italia è molto forte: mette insieme accoglienza e umanità, e questo contesto rafforza la voce della mia opera''.
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