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Da Fontana a Linke, l'Italia negli scatti dei maestri

40 maestri raccontano il Belpaese. Al via anche personale Xhafa

(ANSA) - ROMA - I profili dorati della Basilicata di Franco Fontana, le stanze ''segrete'' del Potere di Armin Linke o l'eleganza del Made in Italy che sfila al Foro Italico per Giovanni Gastel. E poi le citta' ideali e le periferie abusate, l'arte e le stragi, eroi e personaggi. In tutto 40 maestri per 150 immagini, a raccontare l'Italia nelle sue infinite, a volte contraddittorie sfaccettature. Sono le ''Extraordinary Visions'' (sottotitolo ''L'Italia che ci guarda'') con cui il Maxxi celebra i 70 anni della Repubblica Italiana, in mostra dal 2 giugno fino al 23 ottobre.

Una galleria, curata dal direttore del MAxxi Architettura Margherita Guccione, che a partire dalla collezione permanente del museo mette insieme star come Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Gianni Berengo Gardin, Mimmo Jodice, Ugo Mulas, Ferdinando Scianna, Hiroshi Sugimoto, Massimo Vitali. E con loro 30 anni di paesaggi unici (e invidiati dal mondo) accanto a luoghi compromessi dal degrado, architetture d'autore e spazi urbani ai margini, comportamenti e costumi. ''Un vero 'atlante' poetico e documentario, sociale e istituzionale, dell'Italia degli ultimi trent'anni'', racconta il Presidente Fondazione MAXXI, Giovanna Melandri, da cui esce un'immagine ben lontana dallo stereotipo del Bel Paese. Come nel progetto ''Corpi di Reato'' di Tommaso Bonaventura, Alessandro Imbriaco e Fabio Severo con quei 35 scatti sulle mafie invisibili (che entrano a far parte della collezione MAXXI) e il muro di ''Fascicoli del Maxi Processo 1982-1987, Palermo''.

Un viaggio tra temi come Arte, architettura, cultura, Res publica, Paesaggi contemporanei e Citta', comunita', lavoro, che e' anche un'immersione nei linguaggi e nelle sperimentazioni piu' avanzate della fotografia contemporanea. Ecco allora che i ritratti degli artisti della Biennale di Venezia di Ugo Mulas e le fotografie di Massimo Piersanti dell'archivio Graziella Lonardi Buontempo si trovano a dialogare con le eccellenze dell'architettura ritratte immortalate da Gabriele Basilico. E poi la Sicilia di Luigi Ghirri o gli anni degli scioperi e delle occupazioni di Tano D'Amico e Paola Agosti, le raffinerie di Paolo Pellegrin e i concorsi pubblici di Michele Borzoni. E c'e' anche anche l'Italia multietnica di domani, con i 250 ritratti degli studenti della scuola G. Alessi di Roma, a ricoprire la facciata di una delle palazzine del museo per il progetto Inside Out del photo-graffeur francese Jr.

Ma per il 2 giugno il Maxxi da anche il ''Benvenuto!'' all'ironico e sovversivo Sislej Xhafa, artista di origine kosovara, che negli anni ha proposto un padiglione albanese clandestino alla Biennale di Venezia e utilizzato la stazione di Ljubljana come una Borsa in cui al posto delle azioni si vendono desideri. Nella personale curata da Hou Hanru e Luigia Lonardelli (fino al 2 ottobre) 30 opere su temi come accoglienza, migrazioni, identita', istituzioni e legalita', in cui mescola tecniche e linguaggi, dalla giacca oversize con l'elenco degli avvocati di New York di ''Association in yellow'' alla bici in fiamme del video girato a Kabul nel 2004 ''Beh-Rang''. Apre la mostra, domani alle 18, la performance ''Again and Again'' pensata dall'artista con l'Orchestra d'archi Roma Sinfonietta.

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