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Il genio di Duchamp per i 100 anni Dadaismo

Il genio di Duchamp per i 100 anni Dadaismo

Dal 25/3 ad Ascona (Canton Ticino) i capolavori dell'artista

16 marzo 2016, 11:45

Nicoletta Castagni

ANSACheck

IMMAGINI MOSTRA DUCHAMP - RIPRODUZIONE RISERVATA

IMMAGINI MOSTRA DUCHAMP - RIPRODUZIONE RISERVATA
IMMAGINI MOSTRA DUCHAMP - RIPRODUZIONE RISERVATA

    Per le celebrazioni, già avviate in Svizzera, per i cento anni dalla nascita del Dadaismo (Zurigo 1916), il Museo Comunale di Ascona (Canton Ticino, sul Lago Maggiore) ospita dal 25 marzo al 26 giugno una grande mostra dedicata al genio di Marcel Duchamp, tra i protagonisti del movimento d'avanguardia che ha avuto influenze cruciali nell'arte di tutto il '900. Esposti i capolavori provenienti dallo Staatliches Museum di Schwerin, in Germania, dove sono custoditi i nuclei più importanti della produzione del famoso artista francese, attraverso i quali si potranno ripercorrere le sue straordinarie intuizioni nel segno della trasgressione e del gioco e al tempo stesso individuare le innumerevoli suggestioni presenti nei movimenti del XX secolo, dalla Pop Art a Fluxus alla Mail Art.
    Non a caso, la rassegna (organizzata in collaborazione con l'istituto museale tedesco) si intitola 'Marcel Duchamp. Dada e Neodada' e allestirà una selezione delle più famose ed emblematiche opere dell'artista, affiancate a quelle dei maggiori esponenti di Fluxus. Un omaggio dovuto a questo pittore e scultore che entrò subito in sintonia con la rivoluzione dadaista, scaturita dalla vivace presenza di artisti e intellettuali di diverse nazionalità, rifugiatisi nella neutrale Svizzera all'inizio della prima guerra mondiale. Nell'ormai leggendario Cabaret Voltaire di Zurigo, personalità quali Hans Arp, Tristan Tzara, Marcel Janco, Richard Huelsenbeck e Hans Richter dettero infatti vita a una ribellione della creatività che ben presto si propagò nel resto d'Europa, in particolare in Francia e Germania. Nel 1916, reagendo ai tragici eventi del conflitto bellico, i dadaisti attaccarono i falsi valori del progresso borghese, le certezze e i sistemi costituiti, rompendo con ogni schema razionale. Anche in campo artistico, si adoperarono a demolire i canoni vigenti, sovvertendo le norme gerarchiche e le barriere fino ad allora esistenti tra letteratura, teatro, musica e belle arti.
    Ecco dunque che la scelta del museo di Ascona si concentra su Duchamp, personalità che più di altre ha avuto grande influenza sulle avanguardie sviluppatesi tra le due guerre, fino a diventare il nuovo 'Michelangelo dell'arte moderna', precursore e ispiratore di gran parte dei movimenti anche a noi contemporanei, dalla Pop art all'arte concettuale, da Fluxus alla Net e Mail art. Il percorso espositivo ruoterà attorno alla famosa manipolazione della Gioconda di Leonardo da Vinci con barba e baffi, sicuramente tra i ready-made più divertenti e dissacratori della produzione di Duchamp. A essa si aggiungono altre creazioni altrettanto significative, dalla celebre 'Boîte-en-valise' (1941) al 'Nu descendant un escalier' (1911/1937), dai primi ready-made come 'Il pettine' (1916/1964), a quelli più tardi come i 'Tabliers de la blanchisseuse (Grembiuli della lavandaia)' del 1959.
    Accanto a queste opere si alterneranno quelle degli artisti di Fluxus, un movimento neodadaista (o meglio un flusso, un gruppo aperto di personalità che radicalizza in modo diretto o indiretto le premesse dei dadaisti storici), costituitosi nel 1962, ma già operante sul finire degli anni 1950, anche grazie all'intermediazione dello stesso Duchamp. La mostra riunisce 11 artisti del gruppo, dal suo promotore George Maciunas, qui rappresentato con la serigrafia 'Stomac Anatomy Apron', a Nam June Paik, Ben Patterson, Dick Higgins, Philip Corner, Daniel Spoerri, Ben Vautier, e altri. Come già per Duchamp, anche per gli esponenti di Fluxus il senso dell'umorismo e il gioco diventano strategie imprescindibili per intaccare schemi visivi e di pensiero consolidati dalla cultura e dal luogo comune, mentre i loro lavori sconfinano in campi diversi dell'operare artistico, contaminandosi grazie all'eclettica fusione di più codici artistici. (ANSA)

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