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Mostre: in Israele Bibbia e comics,come nacquero supereroi

Mostre: in Israele Bibbia e comics,come nacquero supereroi

Una rassegna a Holon per scoprire legami inaspettati

TEL AVIV, 13 luglio 2015, 16:28

Aldo Baquis

ANSACheck

Mostre: in Israele Bibbia e comics,come nacquero i supereroi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mostre: in Israele Bibbia e comics,come nacquero i supereroi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Mostre: in Israele Bibbia e comics,come nacquero i supereroi - RIPRODUZIONE RISERVATA

A pochi mesi dalla strage di Charlie Hebdo, è stata inaugurata in Israele una mostra che con tono irriverente cerca di analizzare i possibili legami sotterranei fra il sacro dei testi biblici canonici e il profano della industria dei comics: in particolare quelli statunitensi, dove hanno primeggiato a lungo supereroi come Superman e Batman.

    In un Paese come Israele che conta una percentuale cospicua di ebrei ultraortodossi, zeloti, religiosi o anche solo tradizionalisti l'iniziativa poteva anche non passare liscia.

    Anche perché sulle pareti dell'Israel Cartoon Museum di Holon - agglomerato urbano alle porte di Tel Aviv - erano esposte alcune tavole del Vecchio Testamento di Robert Crumb. Il testo è castigato e fedele all'originale biblico, ma le immagini disegnate dall'artista (esponente della cultura underground nei ribollenti anni Settanta in Usa) sono esplicite. In particolare, contrariamente ai divieti del'ebraismo, il Padreterno viene raffigurato: appare come un signore accigliato, dalle lunghe chiome. Nel suo libro ci si imbatte anche in una Eva molto procace e in un incesto.

    La Bibbia, spiega il curatore Assaf Gamzu, è stata spesso fonte di ispirazione per i disegnatori di comics. I miti della creazione del mondo, di Adamo ed Eva, di Caino ed Abele, di Mosè e di Sansone sono stati recuperati in molte versioni a fumetti.

    Nel caso degli Stati Uniti fra i pionieri del linguaggio dei comics sono presto spiccati disegnatori ebrei che hanno utilizzato questo medium per inserirsi nella società. Fra questi, i creatori di Superman (1933), Jerry Siegel e Joe Shuster. Il loro eroe nasce in un lontano pianeta con un nome quasi ebraico: Kal-El, figlio di Jor-El. La sua biografia, secondo Gamzu, ricorda quella di Mosè. Entrambi alla nascita sono esposti a gravi pericoli; entrambi sono affidati ad altri per salvare le loro vite; entrambi cresceranno con uno sviluppato senso di missione di salvezza per il prossimo.

Anche Sansone, si apprende in questa mostra, è stato fonte di ispirazione per super-eroi statunitensi. Più complesso il riferimento al grande disegnatore Will Eisner, pure ebreo, di cui a Holon sono esposte alcune tavole del romanzo grafico 'Un contratto con Dio'. Qui, viene spiegato, la fonte biblica di ispirazione è la vicenda di Abramo. Ma Eisner la ripropone in senso inverso con un fedele ebreo per niente supino, che non esita ad esprimere le proprie rimostranze al Dio onnipotente. Una ispirazione alla Genesi - contrapposta all'avvento del nazismo - compare anche nel graphic novel di Miriam Katin, 'You are on your own' (Sei da sola).

    Giovani disegnatori israeliani, da parte loro, si sbizzarriscono in commenti ironici al testo biblico. Pare così confermata la tendenza emersa mesi fa quando la televisione di Stato mandò in onda, dopo molte titubanze, un programma satirico che prendeva di petto i personaggi della Bibbia. Si temevano proteste, indignazioni e manifestazioni. Invece, con sorpresa di tutti, la serie 'Gli ebrei arrivano' si è guadagnata indici di ascolto senza precedenti nel suo genere. 

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