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Ecco Leonardo, per la prima volta a Roma

"Trattamento a secco, per togliere larve, insetti, inquinamento"

(ANSA) - ROMA, 22 GIU -  Unico, inestimabile  e delicatissimo con quei tratti intensi disegnati a sanguigna su un foglio di carta di non grande qualità,  l'iconico Autoritratto del grande Leonardo arriva per la prima volta a Roma, ai Musei Capitolini  dove verrà esposto dal 23 giugno al 3 ottobre. E intanto il celeberrimo disegno, di proprietà della biblioteca Reale di Torino e rarissimamente esposto al pubblico proprio per la sua estrema fragilità,  è stato sottoposto, nella sede dell'Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario, ad una operazione delicatissima di 'ripulitura'. "Abbiamo fatto - spiega la direttrice Maria Cristina Misiti - il primo trattamento conservativo moderno mai fatto sull'autoritratto: a secco per togliere larve, tracce di insetti e inquinamento perché in passato è stato esposto per 30 anni senza vetro".

Nelle sale di Palazzo Caffarelli l'Autoritratto verrà accompagnato da apparati didattici. In tre sezioni espositive i visitatori, prima di ritrovarsi a tu per tu con lo sguardo ipnotico e senza tempo di Leonardo, potranno rileggere gli avvenimenti più importanti della sua vita , le vicende che accompagnarono l'opera nei secoli e le caratteristiche della tecnica a sanguigna utilizzata da Leonardo.  A raccontare l'Autoritratto  anche tre docu messi a disposizione da Rai Teche e dall'Istituto Luce

Alla sua morte,  nel 1519 Leonardo lasciò i suoi manoscritti e il suo corpus di disegni e appunti al fedele collaboratore Francesco Melzi. Gli eredi del Melzi dispersero in seguito la collezione vinciana e di questo foglio non si seppe più nulla. La prima notizia dell'Autoritratto si ebbe solo agli inizi del XIX secolo a Milano, quando venne riprodotto da una copia a stampa come antiporta al volume di Giuseppe Bossi sul Cenacolo. Ricomparve nuovamente nel 1839, quando Giovanni Volpato - collezionista originario di Riva di Chieri che, viaggiando per l'Europa, aveva messo insieme un'interessante collezione di disegni - lo vendette a re Carlo Alberto, assieme ad altri disegni di maestri italiani e stranieri come Raffaello, Michelangelo, Rembrandt, Poussin. In particolare la collezione Volpato, oggi patrimonio della Biblioteca Reale, è composta da circa 700 disegni italiani e da più di 400 fogli di maestri stranieri. 

   

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