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Fausto Pirandello, 50 tele alla Estorick

Fausto Pirandello, 50 tele alla Estorick

Dall'8/7 a Londra la prima personale del maestro del '900

08 giugno 2015, 17:53

Nicoletta Castagni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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         (ANSA) ROMA 2 GIU - Cinquanta capolavori di Fausto Pirandello saranno esposti alla Estorick Collection di Londra per la prima grande personale nel Regno Unito dell'artista, tra i pittori piu' significativi e influenti dell'arte italiana del '900. Dall'8 luglio al 6 settembre, la mostra presentera' al pubblico inglese l'aspra visione della realta' del maestro protagonista della Scuola Romana in un ideale raffronto con un altro genio del XX secolo, Lucian Freud. La mostra, organizzata dalla Estorick Collection in collaborazione con la Fondazione Fausto Pirandello, e' stata curata da Fabio Benzi che ha messo a punto un'accurata, felice selezione di dipinti capaci di sintetizzare l'intero percorso creativo dell'artista dagli anni '30 agli anni '50, sottolineando anche l'interesse collezionistico dello stesso Estorick che acquisto' ed espose alcune sue opere (una presente in rassegna). Molte sono comunque le motivazioni dell'iniziativa londinese. In primo luogo, l'esigenza di far conoscere questo artista straordinario, presenza centrale dell'arte italiana ed europea, e strettamente legato alla figura del celeberrimo padre Luigi. Ma la sfida dei curatori ha toccato anche un altro aspetto, meno scontato, rappresentato da una singolare assonanza che dal 1930 al 1940 e oltre, lo avvicina tematicamente e figurativamente, persino stilisticamente, a uno dei maggiori pittori inglesi del secolo, Lucien Freud. Un'assonanza indubbia che mette in luce due aspetti affini della creativita' emergenti all'epoca in Europa, in modo assolutamente indipendente, in momenti differenti, e certamente senza contatti diretti, scaturiti da una sensibilita' tuttavia comune, volta allo scavo della personalita', nella ricerca di una realta' cruda e carnale, dagli esiti oggettivi e impietosi. Non a caso, Lucian Freud era il nipote di Sigmund, fondatore della psicanalisi, un ambito di indagine quello dei meccanismi della mente che avvinse profondamente anche il drammaturgo Premio Nobel. Terzogenito di Luigi Pirandello, Fausto nasce a Roma nel 1899, e inizia a dedicarsi alla pittura subito dopo la fine della prima guerra mondiale. La sua cultura mitteleuropea, educata in seno alle Secessioni romane, si stacca fin da subito dal clima classicista del ritorno all'ordine per un'inquietudine volta a dettagli conturbanti, a composizioni diagonali, a una realta' senza concessioni. Nei primi anni '30, con Capogrossi, Cavalli e Corrado Cagli, diviene uno dei maggiori protagonisti della giovane Scuola Romana, ma sono i soggiorni parigini che fanno maturare definitivamente la sua pittura conferendo al suo stile un carattere surreale pur nella costante definizione di uno scabro reale e di una tecnica molto attenta alle stesure spatolate del cubismo. Tornato a Roma, Fausto Pirandello inizia un percorso decisamente autonomo, ancorche' legato alla pittura tonale degli amici Cavalli e Capogrossi, mentre lo scavo della realta' diviene il carattere dominante del suo linguaggio espressivo. Le figure umane, tema prediletto, vengono definite in una carnalita' concentrata sul corpo anziche' sulla psicologia, in composizioni di ambiguita' spiazzante e dai significati quasi indecifrabili. Che furono di esempio per tutta la pittura italiana dei primi anni '40, proprio per quell'espressionismo drammatico in grado di diventare una bandiera di antifascismo antiretorico ed esistenziale. Negli anni del dopoguerra, Pirandello continua nel suo percorso autonomo fino a sviluppare nei primi '50 un suo nuovo stile, fatto di piani spezzati e concitati, di geometrie ellittiche ed espressioniste, definendo la sua nuova visione di realta', in dialogo con molta arte del suo tempo: da Afro a Leoncillo, da De Kooning a Birolli e Morlotti. Tra le opere presenti nelle mostra londinese figureranno capolavori di grande rilevanza storica, tra cui 'Composizione' (1928), 'Donne con salamandra' (1928-30), 'Interno di mattina' (1931), 'La pioggia d'oro' (1933), 'Palestra' (1934), 'La scala' (1934), 'Donne che si pettinano' (1937), 'Bagnanti' (1938), 'Le indossatrici'(1945), 'Befana a piazza Navona' (1951), 'Attraverso gli occhiali' (1953-54), 'Bagnanti sulla spiaggia' (1961).(ANSA) 

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