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Pistoletto celebra il Salento

Pistoletto celebra il Salento

Dal 5/6 a Gallipoli il Terzo Paradiso con ulivo anti-Xylella

ROMA, 08 giugno 2015, 17:54

Nicoletta Castagni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Una nuova versione del Terzo Paradiso, con al centro un ceppo di ulivo contenente un germoglio neonato per propiziare una 'trasformazione-guarigione' dalla Xylella, è il fulcro della grande mostra che dal 5 giugno al 27 settembre porterà a Gallipoli i capolavori di Michelangelo Pistoletto. Protagonista dell'Arte povera famoso in tutto il mondo, il maestro piemontese vuole così dedicare al Salento una sua opera quale segno di soluzione e rinascita dopo i danni ingenti causati dall'epidemia batterica che colpisce gli ulivi pugliesi.
Per questa personale, prodotta dall'agenzia di comunicazione Orione e curata da Manuela Gandini, saranno allestite negli spazi del Castello (riaperto al pubblico un anno fa) tre importanti installazioni site-specific, grazie alle quali, in un dialogo tra passato e presente, sarà possibile ricostruire l'intero percorso creativo di Pistoletto, dai celeberrimi quadri specchianti agli oggetti in meno al Terzo Paradiso e alle sue progressive evoluzioni. Del resto, questa opera, cuore della mostra gallipolina e allestita nella Piazza d'Armi del maniero aragonese circondato dal mare, è in continuo divenire.
Il ciclo del Terzo Paradiso venne infatti annunciato dall'artista nel 2004, (in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Scienze Politiche all'Università di Torino) con la presentazione del simbolo del Nuovo segno d'infinito, da lui ideato un anno prima. Dal 2007, con la collaborazione tra Pistoletto e Gianna Nannini, il Terzo Paradiso ha assunto altresì la forma di un work in progress multimediale. Successivamente, nel dicembre 2012, capovolgendo la visione negativa della profezia Maya, Pistoletto si è fatto promotore del 'Rebirth-day', la prima giornata universale della rinascita, facendo realizzare contemporaneamente in oltre 70 paesi del mondo il Terzo Paradiso da una rete di 'Ambasciatori', che ha compreso anche il coinvolgimento di numerose cittadinanze locali.
L'installazione creata appositamente per la rassegna di Gallipoli si configura dunque (nell'ambito dell'elaborazione di un'arte socialmente attiva e dinamica) come un'ulteriore riflessione del maestro sulla vita, la natura, il rapporto con l'uomo, la sua storia. Ecco dunque che al centro di questa versione del Terzo Paradiso sarà posto un grande ceppo di ulivo, dentro al quale germoglierà un ulivo neonato. Un segno che vuol essere una sorta di 'soluzione e rinascita', una risposta forte e ideale all'epidemia batterica che da tempo colpisce gli ulivi pugliesi. Questo perché, grazie alla lente della 'trasformazione e della guarigione', Pistoletto è riuscito a rileggere l'aggressione della Xylella e tutte le sue implicazioni.
  L'opera , realizzata in collaborazione con l'azienda Pimar, ha previsto l'uso dei pizzotti di pietra leccese, blocchi estratti direttamente dalla cava che, non subendo ulteriori cicli di lavorazione, valorizzeranno la natura materica dell'opera, rispettando una risorsa non rinnovabile come la pietra. La sala ennagonale del castello ospiterà invece un labirinto di cartone, con al centro il tavolo specchiante 'LoveDifference', realizzato a forma di Mar Mediterraneo e circondato da sedie provenienti dalle culture che si affacciano sul Mare Nostrum. In un altro spazio ci saranno le opere più storiche dell'artista, vale a dire i Quadri Specchianti e il Segno Arte, frutto delle sperimentazioni iniziate negli anni '60, realizzati con l'impiego di numerosi materiali e tecniche allo scopo di coinvolgere attivamente lo spettatore nell'opera.
Mentre i Quadri specchianti inglobano il mutare del tempo, il Segno Arte fissa la dimensione umana dell'uomo vitruviano e la ripropone negli oggetti d'uso quotidiano.
Nella mostra pensata per Gallipoli, diventano quindi evidenti le valenze simboliche di cui la poetica di Pistoletto è intrisa e che riguardano la vita sociale nel suo più alto momento di crisi. L'auspicio del maestro dell'Arte Povera resta però sempre quello di esprimere contemporaneamente la via del dialogo, con 'LoveDifference', e della rinascita: il Terzo Paradiso e il germoglio d'ulivo. (ANSA)

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