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L'apple pie di Jackson Pollock

L'apple pie di Jackson Pollock

Al Vittoriano di Roma le virtù culinarie del genio del dripping

ROMA, 30 maggio 2015, 16:28

Nicoletta Castagni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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   Non solo capolavori di espressionismo astratto, tele monumentali trasfigurate dal dripping, Jackson Pollock era famoso anche per la sua torta di mele, che cucinava per gli amici insieme a molte altre leccornie. A raccontarlo una mostra allestita fino al 9 giugno nell'Ala Brasini del Complesso del Vittoriano, scaturita dalla pubblicazione di un libro della fotografa Robyn Lea, che negli anni '50 immortalò i coniugi Pollock ai fornelli.
Intitolata 'Dinner with Jackson Pollock: Recipes, Art & Nature', l'esposizione organizzata da Zetema e da Comunicare Organizzando rientra nel progetto 'Roma verso Expo', un ricco programma di mostre, conferenze e incontri con il coinvolgimento delle ambasciate, che consentirà ai Paesi aderenti a Expo 2015 di presentare i rispettivi temi di partecipazione, nonché la propria immagine, le eccellenze produttive, culturali e turistiche.

   La rassegna del Vittoriano ospita dunque un'iniziativa dell'Ambasciata americana incentrata appunto su uno degli artisti più celebrati del secondo '900, e al tempo stesso idealmente molto vicino alle problematiche legate al cibo e al nutrimento, al centro dell'Esposizione universale. A darne l'occasione gli scatti e il libro (appena uscito per i tipi di Assouline) nel quale Robyn Lea immortala la quotidianità domestica nella casa (oggi museo) diventata negli anni '50 buen retiro della coppia formata dal maestro dell'Action Painting e della moglie Lee Krasner, anche lei pittrice. La casa di Springs, a Long Island, nella quale l'artista si trasferì nel 1945 e dove amava ricevere i suoi ospiti e soprattutto cucinare per loro, è la prova di come Pollock mettesse la stessa passione nel dipingere, nel cucinare e soprattutto nel cuocere al forno (la sua specialità) pane e torte di mele. Tanto che, dopo aver scoperto le ricette scritte a mano dal pittore e dalla moglie, Robyn Lea ha stabilito una connessione tra ricette, arte e natura. Cibo e sostenibilità, le tematiche portanti dell'Expo, sono effettivamente le stesse sulle quali i Pollock costruirono la loro vita a Springs, cercando una nuova sintonia con i ritmi della natura, basti pensare all'amore dell'artista per l'orto, la pesca e i cibi freschi e selvatici. Non a caso, la coppia cercava gli ingredienti per le loro ricette nelle foreste, negli oceani, nelle baie e nei ruscelli intorno alla casa. Una scelta in parte dovuta alla situazione economica difficoltosa, ma soprattutto al profondo rispetto per la generosità della natura.

   
   Ecco dunque che tutte le storie e le curiosità dei Pollock nel loro buen retiro sono raccontate nelle 51 immagini esposte, che Robyn Lea ha creato fotografando i piatti che un gruppo di chef ha realizzato a partire dalle ricette di Pollock. In particolare, per scoprire un lato più umano di un'icona dell'arte contemporanea, c'è la torta di mele, amata dalla sua famiglia e dagli amici. Una ricetta diventata famosa nell'intera comunità di Springs, quando con l'apple pie Pollock vinse il primo premio alla Fiera del Pescatore locale. Nel corso degli anni, la torta vide crescere progressivamente il favore degli amici. L'artista la preferiva accompagnata dal gelato di pesca fatto in casa, mentre la moglie lo sceglieva di vaniglia.

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