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Ecco Picasso, la quotidianità del genio

Ecco Picasso, la quotidianità del genio

Dal 31/5 a Lido di Camaiore (Lu) scatti di David Douglas Duncan

ROMA, 18 maggio 2015, 20:09

Nicoletta Castagni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Le fotografie, in gran parte inedite, scattate da David Douglas Duncan a Pablo Picasso durante il loro lungo sodalizio saranno esposte per la prima volta in occasione della mostra 'This is Picasso', allestita dal 31 maggio al 12 settembre a Lido di Camaiore (Lucca), negli spazi del Park Hotel Villa Ariston. Donate lo scorso anno dal famoso fotografo alla cittadina versiliese, nella quale soggiornava la prima moglie ora scomparsa, le immagini rappresentano nel loro insieme un documento unico in grado di raccontare sia il processo creativo sia la quotidianità del genio catalano. L'importante rassegna, curata da Enrico Stefanelli e promossa dal Comune di Camaiore e dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, presenta infatti immagini, stampe e provini a contatto, nonché un disegno autografato da Picasso, vale a dire tutti i materiali contenuti nella cartella consegnata da Duncan nelle mani del sindaco di Camaiore nel settembre 2014, selezionate dallo stesso fotoreporter americano tra quelle realizzate durante gli anni dell'amicizia con l'artista. Il primo incontro tra Duncan e Picasso è stato organizzato con l'intervento di Robert Capa, amico e collega del primo, secondo il quale fotografo e pittore avrebbero potuto diventare buoni amici. Così è stato, come ha spiegato lo stesso Duncan raccontando la prima visita all'artista, avvenuta nel 1957 a La Californie, l'enorme casa-laboratorio di Picasso vicino a Cannes. "Mi presentai dicendo che ero amico di Capa e che desideravo salutare il maestro - racconta Duncan -. Venni ricevuto dalla moglie Jaqueline Roque, tutta vestita di nero, dalla testa ai piedi. Rimasi sorpreso per quanto fosse piccola. Mi prese per mano e mi condusse al piano di sopra, dove c'era lui, nudo dentro la vasca da bagno. Gli chiesi il permesso di fotografarlo e lui acconsentì. Quella fu la prima volta". A quegli scatti ne sono seguiti molti altri durante i 17 anni di un'amicizia intensa e duratura, interrotta solo, nel 1973, dalla morte di Picasso. Quello che raccontano le fotografie di Duncan è dunque un aspetto dell'artista sempre privato: a volte al lavoro, nel suo studio o nel grande giardino, sorridente e rilassato, spesso vestito solo con i celebri calzoncini taglia extralarge. Sono scene che conservano la memoria di momenti intimi e familiari, quando Picasso è insieme alla moglie Jacqueline, ai figli Paloma e Claude, con gli amici oppure l'inseparabile bassotto Lump. E soprattutto quasi sempre circondato dalle sue straordinarie opere d'arte. Ormai quasi centenario (è nato nel 1916 a Kansas City), David Douglas Duncan può vantare una straordinaria carriera. Dopo gli studi, molto eclettici (dall'archeologia, alla zoologia marina alle lingue, in particolare lo spagnolo), Duncan durante la Seconda Guerra Mondiale è impegnato come reporter sul fronte meridionale del Pacifico e i suoi reportage sono acquistati da testate prestigiose come il National Geographic, convincendolo a proseguire con la fotografia anche al termine del conflitto. Tra il 1946 e il 1956 è inviato di Life, per la quale segue la fine dell'occupazione britannica in India, il boom del petrolio in Arabia Saudita, la guerra civile in Grecia e, soprattutto, le guerre in Corea e Vietnam. Nel 1971 è il primo fotografo chiamato a esporre con una personale al Whitney Museum di New York, dopo aver ricevuto nel 1967 la medaglia d'oro Robert Capa. Della lunga amicizia con Picasso sono rimaste molte fotografie e ben sette libri che le raccolgono.

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