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Tiepolo, il cromatismo del disegno

Tiepolo, il cromatismo del disegno

Oltre 90 capolavori da domani ai Musei capitolini

ROMA, 02 ottobre 2014, 17:53

Nicoletta Castagni

ANSACheck

"Abramo e i tre angeli", di Giandomenico Tiepolo, uno dei quadri esposti nella mostra "Tiepolo, i colori del disegno" . Da domani 3 ottobre fino al 18 gennaio 2015 nei Musei Capitolini-Palazzo Caffarelli a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Abramo e i tre angeli", di Giandomenico Tiepolo, uno dei quadri esposti nella mostra "Tiepolo, i colori del disegno" . Da domani 3 ottobre fino al 18 gennaio 2015 nei Musei Capitolini-Palazzo Caffarelli a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA
"Abramo e i tre angeli", di Giandomenico Tiepolo, uno dei quadri esposti nella mostra "Tiepolo, i colori del disegno" . Da domani 3 ottobre fino al 18 gennaio 2015 nei Musei Capitolini-Palazzo Caffarelli a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA

Oltre 90 opere, soprattutto straordinari disegni, ma anche dipinti e acqueforti, raccontano da domani al 18 gennaio ai Musei Capitolini l'arte di Giambattista Tiepolo, che insieme ai figli Giandomenico e Lorenzo dette vita all'ultimo grande atelier veneziano. Grazie a prestiti provenienti da collezioni triestine, fiorentine e veneziane, visti molto raramente e poco noti al vasto pubblico degli appassionati, Roma celebra per la prima volta il genio del pittore settecentesco, che fu conteso dalle potenti corti europee per le magnifiche visioni prospettiche e le splendide cromie.
    Presentata oggi alla stampa, 'Tiepolo. I colori del disegno' è stata prodotta e organizzata dall'Associazione Culturale MetaMorfosi e da Zetema Progetto Cultura, mentre l'ideazione è di Giorgio Marini, vicedirettore del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, che l'ha curata in collaborazione con Massimo Favilla e Ruggero Rugolo, ricercatori e storici dell'arte veneziani. Insieme hanno approntato una selezione in grado di documentare l'attività della celebre bottega proprio partendo dall'uso diversificato del disegno che caratterizza l'intera produzione di Giambattista e dei suoi figli.
    ''Attraverso questa tecnica espressiva - ha detto il sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali Claudio Parisi Presicce intervenendo alla presentazione - è possibile ricostruire l'intero processo creativo del pittore, che era solito accompagnare le varie fasi di progettazione e di realizzazione degli affreschi e dei dipinti proprio con numerosi bozzetti''. Il colore del disegno emerge infatti dalla varietà di uso che Giambattista ne faceva, per la gamma delle sue molteplici tipologie, tematiche e tecniche. Tanto da lavorare sulle sfumature dell'inchiostro, sulla 'magia' del bianco della carta, trasponendo sul foglio le cromie aeree della sua pittura, e inondandole di luce. Il percorso espositivo si suddivide in quattro sezioni che riuniscono disegni e una scelta di acqueforti secondo nuclei tematici salienti: dal progetto ai 'pensieri', dai 'ricordi' ai 'divertimenti' e alle repliche sempre originali di Giandomenico e Lorenzo, quali esercizi emulativi dell'opera paterna. Si parte con la saletta iniziale che riassume tutti i temi della mostra romana, proponendo disegni giovanili (uno splendido nudo ispirato al Laocoonte) e quelli più maturi, da cui emerge immediato il riferimento alla pittura di Paolo Veronese, a quella civiltà della villa e dei grandi palazzi decorati da capolavori, ancora modello per Tiepolo, nonostante (alla fine del XVIII secolo) si annunci la fine di un mondo. Proprio su queste suggestioni rinascimentali, Tiepolo esercita la sua capacità unica di creare visioni, di abbarbicare su nuvole candide i personaggi riuniti in scorci arditi, realizzati con segni a volte diluiti che non fanno rimpiangere la realizzazione nei dipinti. Alcuni presenti nel percorso come 'La tentazione di Sant'Antonio' o il 'Satiro con Cupido' di Giambattista o 'Abramo e i tre angeli' di Giandomenico, che i curatori hanno scelto solo per dare completezza al percorso creativo del genio tiepolesco.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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